Il presidente dell’Istituto superiore sanità in audizione in commissione Igiene e Sanità boccia il ddl vaccini e ribadisce il ruolo fondamentale dell’obbligo vaccinale

Sul tema dell’ obbligo vaccinale è tornato a esprimersi Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore sanità. In audizione in commissione Igiene e Sanità ha bocciato il ddl vaccini.

“In Italia – ha affermato Ricciardi – le strategie basate solo sulla comunicazione, l’offerta attiva e il potenziamento dei servizi vaccinali (tutti punti del ddl 770), in mancanza di un obbligo, non hanno dato i risultati sperati”.

Ricciardi ha poi ricordato come il Veneto venga spesso citato come Regione che ha fatto un investimento forte.

Tuttavia, “è stata la regione che ha palesato maggiori difficoltà nel raggiungimento della copertura, e oggi ha una serie di ritardi scontabili per questa impostazione, mentre l’obbligo ha dato risultati importanti”.

“Proporre – ha poi precisato Ricciardi riferendosi al cosiddetto ‘ obbligo vaccinale flessibile’ – in caso di emergenza interventi di obbligo locale potrebbe portare confusione, diseguaglianza, scarsa efficienza per mancata omogeneità nazionale, ed è un po’ un concetto in controtendenza in sanità pubblica”.

Secondo il presidente dell’Istituto superiore sanità “sarebbe meglio attendere l’anagrafe vaccinale nazionale e contestualmente preparare il nuovo piano vaccinale strategico”

Nel corso della sua audizione il presidente Iss ha poi ricordato anche come “prima del 1999, i dati di copertura vaccinale italiani erano eclatanti, vicini al 99%, e portati a esempio. Nel ’99, quando il Parlamento abolì la richiesta del certificato vaccinale per l’iscrizione a scuola si è verificato un progressivo abbassamento delle soglie di copertura vaccinale che sono sfociate poi, approssimativamente nel 2013, nell’andare sotto le soglie di sicurezza”.

Ricciardi ha messo in luce come in Italia vi sia un serio problema di coperture vaccinale.

E i giovani italiani “se crescendo si sposteranno incontreranno, purtroppo, dei germi per cui non hanno coperture”.

Nel ricordare l’importanza dell’Anagrafe nazionale Ricciardi ha evidenziato come “alcune Regioni non hanno ancora anagrafi informatizzate, per cui sostanzialmente le valutazioni si fanno ancora sul cartaceo, ma solo alcune hanno superato la soglia del 95%” di copertura vaccinale”.

Obbligo vaccinale ed eventi avversi

Quanto agli eventi avversi, il presidente Iss ha rimarcato come “praticamente in tutta Europa abbiamo oggi dei sistemi affidabilissimi” per la loro rilevazione.

“Alla fine – ha concluso Ricciardi – quando si va a ricostruire se tali effetti avversi, anche gravi, sono effettivamente avvenuti a causa della vaccinazione, le evidenze ci dicono che non è così: è molto importante la rassicurazione, quando spieghi a una mamma preoccupata che questi sono i dati, allora la mamma, generalmente, i figli li vaccina”.

 

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