Confermata la condanna per omesso mantenimento a un uomo che, nonostante la richiesta di riduzione del contributo mensile elargiva alla figlia numerosi regalìe (Cass. Pen., Sez. VI, Sentenza n. 28250/2019 del 27 giugno 2019)

Se il padre acquista oggetti per la figlia quali libri, vestiario e alimenti rispecchia la sua capacità economica ma non può ritenersi esonerato dal versare regolarmente il contributo al mantenimento mensile stabilito dal Tribunale.

La vicenda approda alla Cassazione su ricorso del padre obbligato dal Tribunale in sede di separazione dei coniugi al versamento in favore della figlia del contributo mensile al mantenimento.

L’uomo ometteva per un lungo periodo di fare fronte ai propri obblighi di assistenza nei confronti della figlia ma nel contempo chiedeva e otteneva la riduzione dell’importo da versarsi in favore della figlia che veniva rideterminato in € 100 mensili.

Nonostante la richiesta di riduzione del contributo al mantenimento l’uomo elargiva alla figlia numerosi regalìe quali libri e abbigliamento.

Proprio tali acquisti non hanno reso meno grave dinnanzi ai Giudici penali  che confermano la condanna per gli omessi versamenti del mantenimento mensile della figlia.

La circostanza che l’uomo avesse comunque contribuito per mezzo di tali regalìe al mantenimento della figlia, anche in assenza del versamento mensile stabilito, è stata respinta anche dalla Suprema Corte

Anzi i Supremi Giudici hanno considerato irrilevante tale circostanza a fronte dell’inadempimento da parte dell’uomo al proprio obbligo contributivo.

Viene dunque integralmente confermata la condanna pronunciata in Appello che ha considerato gli acquisti saltuari in favore della figlia come un sintomo odi capacità economica e dii riflesso come possibilità di fare fronte all’obbligo contributivo.

La redazione giuridica

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