Tra gli adolescenti, l’indice dell’ Oms relativo al numero dei fumatori è tra i più elevati in Europa

L’aspettativa di vita alla nascita in Italia è la seconda più alta di tutti i Paesi dell’Unione europea. Due terzi della popolazione godono di buona salute, ma gli indici che l’ Oms segnala per il nostro Paese sono poco incoraggianti sul fronte dei giovani.  Lo ha affermato il ministro della Salute Giulia Grillo, in occasione della presentazione della 68esima riunione del Comitato regionale dell’Oms Europa, in programma a Roma.

Il Belpaese si aggiudica ottimi risultati per quanto concerne la popolazione adulta, nel limitare i danni causati da fumo, alcol, sovrappeso e obesità. Tra gli adolescenti, invece, le statistiche sono molto meno positive, con la prospettiva di ulteriori peggioramenti in futuro. Ad esempio, il numero di fumatori tra gli adolescenti è tra i più elevati d’Europa.

Un italiano su cinque poi è obeso. Il problema riguarda in particolare i giovanissimi: il 26% dei maschi di 15 anni è sovrappeso o obeso. In generale, poi, l’Italia registra uno dei livelli più alti in Europa in quanto a resistenza antimicrobica. La copertura vaccinale, invece, è ancora al di sotto della soglia del 95% fissata dalle line guida Oms. Il nostro Paese, peraltro, è tra quelli del vecchio continente più colpiti dall’attuale epidemia di morbillo.

A livello europeo, la percezione che i cittadini hanno della loro salute è al di sopra di quella in molte altre aree del mondo.

Gli europei vivono in media un anno di più rispetto a 5 anni fa. Il dato emerge dall’ultima edizione dell’European Health Report dell’Oms che sarà presentato nel corso della riunione del Comitato regionale dell’Oms Europa. L’evento traccerà un bilancio di quanto è stato raggiunto dei termini indicati nel quadro ‘Salute 2020’ e di quali priorità vadano delineate per promuovere la salute. L’obiettivo è mantenersi in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

“L’European Health Report ci mostra che la maggior parte dei Paesi in Europa ha mosso passi importanti per allinearsi ai criteri di Salute 2020”. Lo ha affermato Zsuzsanna Jakab, a capo dell’Oms Europa. “Il miglioramento è notevole ma non omogeneo, sia tra Paesi che all’interno degli stessi. E’ imperativo che si collabori tutti per riuscire a mantenere l’impegno espresso nel 2015 attraverso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile per garantire che la salute sia di tutti”.

Complessivamente, la regione europea sta superando l’obiettivo dell’1,5% di riduzione annuale delle morti premature causate da malattie cardiovascolari, cancro, diabete mellito e patologie respiratorie croniche fino al 2020. I dati più recenti dimostrano una riduzione pari al 2% all’anno, in media. Tuttavia, avvertono gli esperti, sussiste il rischio concreto che tali margini guadagnati vadano vanificati se proseguirà l’andamento al rialzo in termini di percentuali di obesità, fumo e consumo di tabacco, oltre al calo della copertura vaccinale.

 

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