L’ Ospedale del Mare verrà ultimato in cinque fasi secondo il Governatore De Luca, ma l’apertura del Pronto Soccorso era prevista a febbraio 2017

Un’apertura “a rate” quella dell’Ospedale del Mare di Napoli, struttura che, nelle parole del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, doveva diventare la “punta di diamante della sanità pubblica campana e un punto di eccellenza di livello internazionale”, ma che nei fatti non è ancora stata ultimata.
Nella giornata di ieri il Presidente della Regione Campania ha annunciato la conclusione dei lavori della struttura sita nel quartiere Barra-Ponticelli e “100 milioni per la ricerca oncologica”, ma il Pronto Soccorso – che doveva essere pronto già a febbraio 2017 – non è ancora stato ultimato, mentre il servizio di anatomia patologica sarà per ora effettuato al Vecchio Pellegrini. Un problema se si considera anche che, al momento, non è possibile effettuare i cosiddetti test “estemporanei”, quelli cioè che vanno effettuati durante l’intervento chirurgico per decidere il protocollo operatorio immediato, in quanto non è ipotizzabile una trasferta al Vecchio Pellegrini con il paziente sul lettino operatorio.
Le dichiarazioni di De Luca, però, parlano di un nosocomio moderno e ben attrezzato, che dovrà prevedere 90 posti letto (69 destinati ai ricoveri ordinari) pronti entro la fine giugno e così distribuiti: 11 posti di chirurgia generale, 4 di chirurgia endocrina, 5 di endocrinologia e metabolismo, 10 di gastroenterologia, 8 di psichiatria, 27 di medicina, 4 di terapia intensiva post-operatoria. Altri 21, invece, per ricoveri di un solo giorno (chirurgia vascolare, otorino e cardiologia).
I posti letto pronti per fine mese si sommano agli ambulatori di radioterapia, emodialisi e diagnostica inaugurati “per immagini” prima di Natale ma, interpellato sulle tempistiche relative alla costruzione del Pronto Soccorso, il Governatore ha dichiarato che verrà aperto “tra ottobre e dicembre”.
Ma non sembra essere questo l’unico problema. I concorsi per i primari, infatti, sono ancora in itinere, se si eccettuano due o tre nomi. Non si sa ancora chi dovrà dirigere Anestesia e Rianimazione, poiché il primario in carica della Asl Napoli uno è a pochi giorni dalla pensione. Probabile, dunque, la nomina di un facente funzione (Marcello D’Agostino o Pio Zanetti).
Il primario di chirurgia, Gennaro Rispoli, anche lui prossimo alla pensione, andrà a dirigere il reparto all’Ospedale del Mare con una delibera della Asl che prevede una sua collaborazione di “affiancamento” per un anno “a titolo gratuito”.
Molte incognite anche sul fronte delle attrezzature, la più rilevante delle quali riguarda i ferri chirurgici. Il bando da 7 milioni di euro l’anno per un quinquennio per la sterilizzazione degli strumenti di sala operatoria è ancora nelle fasi iniziali perché diversi componenti della commissione, per timore delle responsabilità connesse alle procedure, si sono dimessi. Proprio in merito ai ferri chirurgici, in attesa della gara, saranno in funzione due o tre apparecchiature sterilizzatrici dell’Ospedale del Mare. E gli stessi ferri per il momento arrivano dai depositi delle carceri di Secondigliano e Poggioreale.
E non è tutto. Nemmeno il laboratorio di analisi è stato ancora attivato e si presume che, per il momento, si dovrà ricorrere ai servizi garantiti dal presidio intermedio di Barra-Ponticelli.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui