Il Medico, un conosciuto professionista in servizio al Policlinico San Matteo, è finito ai domiciliari accusato di molestie sessuali ai danni di una paziente 13enne

E’ gravissimo il reato imputato a un noto professionista, responsabile del servizio di gastroenterologia pediatrica del Policlinico San Matteo. L’uomo è stato arrestato ieri con l’accusa di molestie sessuali a danno di una 13enne durante una visita in day hospital presso l’Ospedale San Matteo.

L’indagine, che sarebbe durata diversi mesi, è nata su denuncia dei genitori della ragazza, affetta da una grave patologia gastrointestinale che la rende “persona incapace di svolgere compiti e funzioni proprie della sua età” e in cura presso il nosocomio di Pavia dove si stava sottoponendo a una terapia sperimentale.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti il medico avrebbe svolto “un’attività di adescamento protrattasi per circa tre mesi”, con “inequivocabili chat su Facebook”. Poi, nel corso di una visita per alcuni controlli l’avrebbe baciata. Il pm ha quindi chiesto gli arresti domiciliari, concessi dal gip per il pericolo di reiterazione del reato “in considerazione dell’attività svolta e del livello culturale dell’indagato che non poteva non conoscere il gravissimo disvalore degli atti compiuti ai danni di una minorenne “.

Il pediatra, durante l’interrogatorio di garanzia, avrebbe negato l’episodio del bacio. Quanto alle conversazioni su Facebook i suoi legali affermano che si tratterebbe di apprezzamenti per infondere fiducia nella ragazza “che soffre di una grave patologia che porta anche a conseguenze psicologiche, come la depressione. Potrebbe esserci forse stato un errore di superficialità e leggerezza – spiega l’avvocato difensore – magari erano sbagliati i metodi e i modi, ma la natura dei colloqui in chat si colloca proprio nell’ottica di supporto anche psicologico alla paziente”.

Da parte sua, il Policlinico San Matteo ha sospeso dal servizio in via cautelativa il camice bianco avviando una procedura disciplinare nei suoi confronti e annunciando la volontà di costituirsi parte civile, nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate e si dovesse arrivare a un processo. L’Ospedale, in attesa della conclusione della vicenda giudiziaria e di un’eventuale sentenza di condanna definitiva, pagherà al professionista la metà del suo attuale stipendio in virtù di “un obbligo che ci è imposto dalla legge – ha chiarito Giorgio Girelli, presidente del San Matteo – che come cittadino non condivido”. Girelli ha garantito pieno sostegno alla famiglia della minorenne vittima dei presunti abusi, attraverso “qualsiasi tipo di supporto, inclusi quelli di tipo medico e psicologico”.

Al medico, inoltre, su iniziativa del Sindaco di Pavia, Massimo Depaoli, è stato revocato il ruolo di presidente del Consiglio di indirizzo dell’Asp – Azienda di servizi alla persona – che gli era stato conferito dallo stesso sindaco un anno fa. Una decisione presa “per agevolare il il normale svolgimento del procedimento giudiziario e favorire la regolare attività dell’Azienda Servizi alla Persona”.

 

 

Hai avuto un problema analogo e ti serve una consulenza gratuita? scrivi a redazione@responsabilecivile.it o telefona al numero 3927945623

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui