L’Istituto chiede un Piano di azione contenente le iniziative da adottare per l’identificazione dei beneficiari delle polizze vita dormienti

L’IVASS suggerisce alle imprese alcune linee d’azione per migliorare i processi di verifica dei decessi e per l’identificazione dei beneficiari delle polizze vita dormienti.

Le polizze vita dormienti sono polizze che non sono state riscosse dai beneficiari e giacciono presso le imprese in attesa della prescrizione. Può trattarsi di polizze per il caso di morte dell’assicurato, della cui esistenza i beneficiari non erano a conoscenza, o di polizze di risparmio che, giunte alla scadenza, non sono state riscosse per vari motivi.

I diritti derivanti dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dalla data del decesso dell’assicurato o della scadenza del contratto. Oltre tale termine le imprese devono devolvere le somme al Fondo Rapporti Dormienti istituito presso la CONSAP. Il termine di 10 anni si applica agli eventi accaduti dal 20 ottobre 2010.

L’Istituto chiede di adottare, entro il 1 aprile 2018, un piano d’azione contenente le iniziative che si intendono adottare da attuarsi entro settembre 2018.

IVASS chiede di rendere disponibile sul sito web delle imprese un punto di contatto per evadere le richieste di informazioni dei possibili beneficiari sulla esistenza di polizze vita a loro favore.

Le imprese sono invitate a proseguire, attraverso incroci e verifiche ad hoc, lo ”smontamento” delle polizze potenzialmente dormienti emerse dall’ indagine.

Sul sito www.ivass.it, l’Istituto fornisce alcuni preziosi consigli per verificare se un familiare deceduto abbia stipulato una polizza vita.

La prima strada è quella di rivogersi all’ANIA. L’Associazione fornisce ai richiedenti informazioni sull’esistenza o meno, presso le imprese italiane, di coperture assicurative vita relative alla persona deceduta, ipotizzata assicurata.

La ricerca si basa, tra l’altro sulla, sulla verifica che il nome di colui che chiede le informazioni compaia tra i beneficiari della polizza. Il suggerimento dell’Ivass, pertanto, è quello di formulare tante richieste quanti sono i potenziali beneficiari.

Come seconda possibilità ci si può invece rivolgere all’intermediario assicurativo di cui si serviva il familiare, formulando una richiesta, possibilmente scritta.

Per agevolare la riscossione delle prestazioni da parte dei beneficiari, inoltre, l’Istituto suggerisce alcuni accorgimenti da adottare alla stipula del contratto.

Per fare in modo che i beneficiari ricevano le somme dovute, in particolare, è preferibile indicarli nella polizza con il proprio nominativo senza utilizzare formule generiche. E’ utile, inoltre, fornire all’impresa tutte le informazioni (indirizzo, recapito telefonico e/o indirizzo e-mail) utili a rintracciarli in caso di decesso dell’assicurato.

Qualora, invece, non si voglia che i beneficiari vengano a conoscenza in anticipo dell’esistenza della polizza, può essere utile informare una terza persona. Questa si attiverà, al verificarsi dell’evento assicurato, informandone i beneficiari.

 

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