L’Associazione si schiera a difesa del Ministro Giulia Grillo sulla presa di posizione contro possibili tagli alla sanità in considerazione delle condizioni di finanza pubblica

“Larga condivisione” e “massimo rispetto” da parte dell’Anaao Assomed, sulle recenti dichiarazioni della Ministra della Salute Giulia Grillo, sulla questione dei possibili tagli alla sanità. “Non parteciperò all’ennesima mannaia sulla sanità pubblica” aveva affermato la titolare del dicastero di Lungotevere Ripa dicendosi anche pronta a rassegnare le sue dimissioni.

“Le ‘voci’ che si rincorrono sul taglio dell’incremento del FSN previsto dal DEF negli anni 2020 e 2021 –afferma il segretario Anaao Carlo Palermo – allarmano e preoccupano i Medici ed i Dirigenti sanitari dipendenti del SSN, già alle prese con i disastri provocati dalla carenza di specialisti, dal peggioramento delle condizioni di lavoro, dal crescere delle aggressioni non solo verbali, dall’avvicinarsi del generale agosto che riproporrà, aggravati, i soliti problemi nei PS, dal perdurare, solo per loro, di un blocco contrattuale decennale”.

“In questo quadro – aggiunge il rappresentante sindacale – la politica, alla ricerca affannosa di risorse economiche, vorrebbe ripetere un gioco già visto con i precedenti governi, trasformando un documento di programmazione economica in un libretto per marinai, dove si promette sapendo già di non volere mantenere, un gioco di prestigio buono solo per vantare la crescita (sulla carta) di qualche decimale del FSN rispetto ai governi precedenti”.

“La presa di posizione della Ministra – prosegue Palermo – rende il re nudo”.

“Rifiutandosi di partecipare alla ‘indietro tutta’ del suo movimento, rendendosi complice dell’ennesimo tradimento del SSN, si attesta su uno dei capisaldi di quel contratto che ha costituito la ragione d’essere del governo ed il suo totem, inviolabile per tutto tranne che per quello che riguarda la sanità pubblica, bancomat oggi come lo è stato ieri, facile da usare come la benzina nella prima repubblica. A salvaguardia di un bene comune ed a freno della deriva verso spazi crescenti di privatizzazione cui sembrano avviati Governo e Regioni”.

“Pur avendo criticato in passato alcuni provvedimenti e comportamenti della Ministra, oggi l’Anaao Assomed è al suo fianco, senza se e senza ma, auspicando che non si dimissioni e non venga dimissionata. In caso contrario – conclude Palermo – qualcuno dovrà spiegarne le motivazioni, assumendosi anche la responsabilità di fare sapere ai cittadini che nessun reddito di cittadinanza e nessuna pensione anticipata saranno sufficienti a pagare una sanità privatizzata, dove la tutela della salute sarà affidata al CAP ed al censo”.

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