Una panoramica completa delle condizioni contrattuali delle carte prepagate Postepay di Poste Italiane e le informazioni dal punto di vista legale

Postepay è un servizio di carte prepagate offerto da Poste Italiane che, negli ultimi anni, si è molto evoluto pensando a soluzioni differenti.

Ecco una breve panoramica delle condizioni economiche delle carte di Poste Italiane e tutte le informazioni legali a riguardo.

La Postepay Standard è una prepagata per chi viaggia e acquista nei negozi reali o virtuali convenzionati Visa. Giornalmente consente di prelevare € 250,00 da ATM Postamat o bancari e € 3000,00 dagli uffici postali abilitati in Italia e all’estero, applicando commissioni da € 1,00 a € 5,00.

Questa è ricaricabile in ogni momento, e per attivarla è sufficiente recarsi presso un ufficio postale con carta d’identità e codice fiscale e pagare € 10,00. L’attivazione della nuova carta può avvenire online o recandosi in posta, ricordandosi di portare quella scaduta.

Poste Italiane fornisce un Sistema di Sicurezza Web, per proteggere e autorizzare le transazioni sui siti di Poste Italiane e su quelli esterni convenzionati al protocollo 3D Secur, associando un numero di cellulare alla carta.

Prepagata ricaricabile per ragazzi dagli 11 ai 18 anni, la Postepay Junior funziona in modo identico, ma al momento della stipula del contratto, il ragazzo deve essere accompagnato da un genitore. Il costo è di € 5,00, e non richiede un conto. L’importo sulla carta non può superare € 1000,00.

Permette di effettuare acquisti sui siti on line e nei negozi fisici del circuito Visa e Visa Electron in Italia e all’estero. Consente inoltre di prelevare denaro presso gli uffici Postali, gli ATM Postamat e gli ATM bancari Visa e Visa Electron in Italia e all’estero con commissioni minime di € 1,00.

Vi è poi Postepay Evolution, carta conto associata a un codice IBAN, che permette di ricevere e disporre bonifici. Si può così ricevere l’accredito dello stipendio e pagare le bollette, come un conto corrente. Con Postepay Evolution si possono fare acquisti in tutti i negozi del mondo, reali e virtuali del circuito Mastercard.

Nei negozi reali, se l’esercente è munito di specifico Pos, si può pagare in modalità contactless per cifre inferiori a € 25,00 euro, senza digitare il Pin e firmare ricevute. Il costo di emissione è di € 5,00, il canone annuo di € 10,00.

Con questa carta si può prelevare denaro presso gli Uffici Postali, tramite ATM Postamat o bancario abilitati in Italia e all’estero, a costi variabili, a partire da € 1,00 fino a € 5,00. Non è possibile prelevare più di € 600,00 giornalieri e più di € 2.500,00 al mese da ATM Postamat o bancari.

Per i prelievi da Ufficio Postale, l’unico limite è rappresentato dall’importo sulla carta. Saldo e movimenti si possono visualizzare sugli ATM Postamat, e nell’area personale del sito Poste Italiane.

Cosa fare se la carta viene smarrita o rubata?

In tal caso, bisogna bloccarla chiamando il Contact di Poste Italiane (800.90.21.22) o compilando il modulo presente sul sito Poste Italiane.

Occorre poi recarsi dai Carabinieri o dalla Polizia per denunciare le operazioni sospette e infine presso un ufficio di Poste Italiane muniti di denuncia. In seguito è necessario avviare il procedimento per annullare le operazioni, perché in questo modo Poste Italiane può indagare e capire se sono state messe in atto da terze persone attività illecite. Se l’inchiesta si conclude positivamente si può ottenere la restituzione del denaro.

Postepay Evolution Business è invece una carta per titolari di partita Iva e ditte individuali, presenta costi di operazione, limiti di plafond, di prelievo e di pagamento più elevati.

Il costo di emissione è di € 10,00, il canone annuo di € 60,00, che per il primo anno è dimezzato a € 30.00.

Il plafond della carta è di € 200.000,00 ed è possibile associarvi un Pos o un Mobile Pos e ricevere pagamenti tramite bonifici, visto che presenta un codice IBAN.

Permette di effettuare acquisti sicuri all’estero e sui siti convenzionati Mastercard.

Postepay IoStudio è invece nata per gli studenti delle superiori. Consente di fare acquisti in tutti i negozi e siti internet parte del circuito Visa/Visa Electron e di prelevare fino € 1.000,00 all’anno presso gli ATM Postamat e Visa. Non è utilizzabile per pagare giochi d’azzardo, servizi per adulti, liquori, sigarette e altro ancora.

Si può accedere, se convenzionati con il Ministero dell’Istruzione, a servizi e sconti offerti da musei, cinema, negozi di telefonia, libri, materiale scolastico e altro ancora. La carta è gratuita e deve essere attivata sul sito del Ministero dell’istruzione www.istruzione.it/studenti.

La ricarica è gratuita se effettuata dagli uffici postali e dal sito Postepay fino al 31.12.2018. Le commissioni sono applicate sui prelievi, per i pagamenti il servizio è gratuito.

Il limite di prelievo giornaliero (nei limiti disponibilità della carta) è di € 500,00 da ATM bancario o Postamat e uffici postali, così come quello di pagamento.

C’è poi la Corporate. Si tratta di una carta nominativa, prepagata e ricaricabile, per dipendenti e collaboratori che possono disporre di uno strumento di pagamento che le aziende possono controllare.

La carta è utilizzabile solo dal titolare e solo per acquisti aziendali. I fondi, inoltre, sono di proprietà dell’azienda, l’unica abilitata a ricaricare la carta e decidere l’importo che il dipendente può utilizzare. Le somme sulla carta possono essere trasferite sul conto corrente aziendale. L’emissione costa € 2,50, il plafond è € 10.000, 00 e i prelievi prevedono commissioni variabili. Il limite di prelievo giornaliero è di € 600,00 da ATM Postamat e bancari e € 3.000,00 da uffici Postali abilitati (POS).

La carta Impresa può invece essere richiesta solo dall’azienda che ha stipulato l’accordo con Poste Italiane.

Viene consegnata dall’Azienda al titolare che deve recarsi in ufficio postale per attivarla, portando un documento di riconoscimento e il Codice Fiscale. Si usa per gestire i pagamenti di prestazioni occasionali, stipendi, contributi e compensi.

Il costo di emissione per l’azienda è di € 2,50, il plafond è di € 3000,00 e ai prelievi sono applicate commissioni variabili. Il limite di prelievo giornaliero è di € 500,00 da ATM Postamat e bancari e di € 3.000,00 da uffici postali (POS), mentre giornalmente si possono fare pagamenti fino a € 3000,00.

C’è poi Postepay Virtual, carta con cui le aziende possono accreditare e offrire una carta di pagamento ai propri clienti.

Può essere chiesta solo dall’azienda tramite piattaforma di corporate banking (BPIOL). I fondi appartengono al titolare, che può ricaricare la carta e utilizzarla per spese personali. Associando la carta a un codice IBAN sul sito www.postepay.it si possono ricevere Bonifici SEPA. Il plafond è di € 3000, l’emissione costa € 5,00 e per ogni ricarica si paga € 1,00.

Il limite di prelievo giornaliero è di € 250,00 da ATM Postamat e bancari e € 3.000,00 da uffici postali abilitati (POS). Giornalmente si possono pagare importi fino a € 3000,00. I prelievi prevedono commissioni varie, mentre per alcuni pagamenti non sono previste spese. Il servizio Le Mie carte permette di personalizzare la Carta Virtual.

Ma quali sono le condizioni contrattuali delle carte di Poste Italiane?

Il titolare, il richiedente e il possessore delle carte Postepay hanno il diritto di chiedere, in qualsiasi momento del periodo di validità, l‘estinzione della carta senza dover sostenere costi di penalità o spese.

Quando si richiede l’estinzione si ottiene altresì il rimborso della somma di denaro residua e disponibile sulla carta, per alcune carte anche dopo la scadenza o entro un periodo determinato dalla stessa.

Un capitolo importante riguarda poi i reclami.

Quelli relativi a quasi tutte le carte devono essere presentati in forma scritta nelle seguenti modalità.

  • tramite posta ordinaria con raccomandata con ricevuta di ritorno, indirizzata a Poste Italiane S.p.A. – Patrimonio BancoPosta –Gestione Reclami – Viale Europa 190 – 00144 Roma;
  • a mezzo fax al n. 0659580160;
  • recandosi presso un Ufficio Postale e compilando la”Lettera di reclamo per servizi BancoPosta”;
  • tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo reclami.bancoposta@pec.posteitaliane.it;
  • online, utilizzando la “Lettera di reclamo per servizi BancoPosta”, presente sul sito “www.poste.it”.

Poste Italiane deve inoltre rispondere entro 15 (in alcuni casi entro 30) giorni lavorativi bancari dalla data di ricezione del reclamo.

Vige poi l’obbligo di inviare una comunicazione, se non riesce a rispettare il termine di risposta, motivando il ritardo e comunicando il termine entro cui darà una risposta definitiva. Questa non può superare in quasi tutti i casi i 35 giorni lavorativi.

Nel momento in cui il cliente di Poste Italiane non riceve risposta o non è soddisfatto di quella che ha ricevuto, prima di ricorrere in giudizio può procedere come segue.

  • Rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), consultando il sito www.arbitrobancariofinanziario.it, il sito www.poste.it, la pagina https://www.poste.it/reclami.html. Oppure, rivolgendosi a una delle filiali della Banca d’Italia o presso gli Uffici Postali;
  • Contattare gli Organismi di Mediazione come previsto dal Decreto Legislativo n. 28 del 4/03/2010 e successive modifiche.

Poste Italiane fa parte dell’Associazione specializzata nella risoluzione stragiudiziale delle controversie bancarie, finanziarie e societarie, che consente di ricorrere a due diverse soluzioni.

La procedura di Mediazione (D.Lgs. 28 del 4.3.2010 e la procedura di Arbitrato (Titolo VIII del Codice Civile).

Per capire come potersi rivolgere a questo organismo, si possono percorrere varie strade.

In primis, scrivere alla associazione@conciliatorebancario.it , (tel. 06-674821). Oppure, consultare www.conciliatorebancario.it, o il sito http://www.poste.it “Assistenza – Operazioni rapide”.

Altrimenti, consultare la pagina https://www.poste.it/reclami.html o recarsi presso gli uffici di Poste Italiane.

Qualora insorgano questioni relative al presunto inadempimento delle condizioni contrattuali delle carte di Poste Italiane, il titolare può presentare esposti alla Banca d’Italia.

Potrà anche ricorrere all’Arbitro Bancario Finanziario, senza che questo gli precluda la possibilità di rivolgersi all’autorità giudiziaria.

 

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