Il disegno legge sulla prevenzione vaccinale targato Lega-M5Stelle modifica in buona parte l’impianto della Legge Lorenzin

Rimodulare le disposizioni in materia di prevenzione vaccinale. Questo l’obiettivo del disegno di legge sui vaccini presentato dalla maggioranza. Il testo, a prima forma dei senatori Stefano Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega), modifica in buona parte l’impianto della legge Lorenzin in materia.

Il provvedimento, come anticipato dal Ministro Giulia Grillo si ispira al principio dell’‘obbligo flessibile’. Tuttavia non vengono esclusi piani straordinari d’intervento. Ove necessario, sono infatti previste vaccinazioni obbligatorie per determinate “coorti di nascita” o per gli esercenti le professioni sanitarie. In tal caso, chi non si adegua rischia una multa fino a 500 euro.

I Piani straordinari scattano qualora si rilevino significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal Pnpv tali da ingenerare il rischio di compromettere l’immunità di gruppo. I provvedimenti sono adottati con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della salute, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentiti l’Istituto superiore di sanità e la Conferenza Stato Regioni.

La flessibilità si concretizza nella possibilità di “subordinare in modo temporaneo” la frequentazione delle scuole in relazione ai dati contenuti nell’Anagrafe vaccinale nazionale.

All’avvio dell’Anagrafe sono destinati 2,5 milioni di euro. A questi si aggiungono 185mila euro per la completa realizzazione nel 2018 e 80mila euro a partire dal 2019.

L’Anagrafe dovrà contenere i dati relativi ai soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione, nonché ai soggetti che omettono o differiscono le vaccinazioni previste dal Pnpv. I dati verranno utilizzati, tra l’altro, per garantire la verifica delle coperture vaccinali in relazione al Calendario vaccinale nazionale vigente.

Un nuovo Piano vaccinale nazionale ogni cinque anni individuerà e aggiornerà standard di qualità delle attività vaccinali e obiettivi da raggiungere sul territorio nazionale. Laddove le Regioni non dovessero adeguarsi al Piano potranno perdere l’accesso alla quota del Fondo sanitario nazionale vincolata per la prevenzione vaccinale.

Sono poi previsti piani di comunicazione per promuovere l’adesione volontaria e consapevole alle vaccinazioni previste. Un Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea, infine, dovrà verificare semestralmente il rispetto degli obiettivi di prevenzione vaccinale.

 

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