Nella prima giornata del Forum Risk Management si è parlato di sicurezza e qualità delle cure coinvolgendo esperti e istituzioni

Nella prima giornata del Forum Risk Management, che si è aperto ieri mattina a Firenze, sono stati molti i temi affrontati.
Sicurezza, qualità delle cure e sostenibilità del sistema sanitario sono stati al centro del dibattito. La manifestazione è un’occasione importante per istituzioni e rappresentanti dei pazienti per dialogare sulle sfide della sanità.
Nel corso della prima giornata del Forum Risk Management si è parlato molto di legge 24/2017 sulla responsabilità professionale.
La norma, per gli addetti ai lavori, non deve restare sulla carta. Ma, anzi, deve trovare applicazione concreta sul territorio.

Per Vasco Giannotti, coordinatore del Comitato scientifico del Forum “la legge Bianco-Gelli ha reso obbligatoria in tutte le aziende sanitarie la governance del rischio, cioè lo sviluppo di quelle attività necessarie per cercare di ridurre i danni al paziente. Da qui, da questo Forum, si apre quindi una nuova stagione per il sistema sanitario”.

Una stagione, per Giannotti, in cui ci si confronta su come sicurezza e qualità delle cure “diventino la base per un grande processo di innovazione e rinnovamento del sistema sanitario”.
Nel suo discorso d’apertura Enrico Desideri, presidente della Fondazione Sicurezza in Sanità, ha ricordato che “l’efficacia delle cure va misurata: dobbiamo essere in grado di valutare i costi finali, non solo quelli intermedi”.
Un’altra sfida fondamentale per Desideri è la sostenibilità.
“Costruire una rete, stringere alleanze con i diversi attori del sistema: le istituzioni, le scuole, il sindacato, le associazioni di tutela e volontariato”.

Alla prima giornata del Forum Risk ha preso parte anche Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Dobbiamo riuscire – afferma Riccardi – con uno sforzo di organizzazione comune, a uniformare la qualità delle cure in tutto il Paese e in tutte le strutture sanitarie. Non è facile, ma dobbiamo provare a conciliare questi diversi punti di vista a vantaggio del paziente”.
Un alto importante intervento è stato quello di Federico Gelli (Pd), responsabile sanità del Partito Democratico e componente della Commissione Affari Sociali della Camera.
Gelli si dice fiducioso: “Credo che tutti i decreti attuativi della legge 24 vedranno la luce prima della fine della legislatura”.
E aggiunge: “Sono stati emanati due decreti importanti da parte del ministero della Salute, uno per l’istituzione dell’osservatorio nazionale sulla sicurezza delle cure e l’altro sull’accreditamento delle società scientifiche. Manca invece l’approvazione dei decreti del Mise che andranno a disciplinare la parte più delicata, quella assicurativa”.
 
 
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