È stato firmato il decreto che esenta le professioni gravose dall’adeguamento dell’età pensionabile. Ecco chi andrà ad interessare

È stato un tweet lanciato dal premier Gentiloni ad annunciare l’esenzione dall’aumento dell’età pensionabile di 15 categorie di professioni gravose.

Il ministro Poletti ha infatti firmato il decreto che esenta 15 professioni gravose dall’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita che scatterà dal primo gennaio 2019. Sempre secondo Gentiloni, “il sistema pensionistico non va scardinato” e “vanno protette le fasce più esposte della società”.

Dalle maestre d’asilo ai muratori, per le categorie indicate l’uscita dal mondo del lavoro rimarrà fissata a 66 anni e sette mesi.

Dunque, non salirà a 67 anni come per tutti gli altri a partire dal 2019.

Secondo Stefano Patriarca, uno dei tecnici che ha lavorato al dossier, il decreto ministeriale sulle 15 categorie di professioni gravose consentirà “di allargare la platea dell’Ape sociale e dei precoci per il 2018 e permette nel 2019 e 2020 il pensionamento senza il previsto adeguamento alla speranza di vita a circa 49.800 lavoratori”.

Questi lavoratori, andranno ad aggiungersi ai 69.400 lavoratori che potranno usufruire o dell’Ape sociale. Questo consente l’uscita dal mercato del lavoro anche con 4 anni di anticipo o pensionarsi con 41 anni di contributi a qualsiasi età.

Pertanto, peosegue Patriarca, “tra il 2017 e il 2020 circa 119.200 persone potranno, se vorranno, anticipare l’uscita dal mercato del lavoro senza nessuna penalizzazione della pensione. Tutto ciò con un intervento finanziario a carico dello Stato coerente con le necessità di stabilizzazione finanziaria del bilancio pubblico”.

Quanto alle categorie di lavoratori indicate dal provvedimento, non scatterà l’aumento dell’età pensionabile, stimato in relazione all’allungamento della speranza di vita, che già da ora è previsto per il 2019.

Ma quali e quanti sono le professioni gravose che potranno evitare l’adeguamento e, quindi, continuare ad andare in pensione prima?

Sono 15 e in particolare:

  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido
  • infermieri e ostetriche con lavoro organizzato in turni
  • macchinisti ferroviari
  • camionisti
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione di edifici
  • facchini e addetti allo spostamento merci
  • badanti e addetti all’assistenza di persone non autosufficienti
  • addetti alle pulizie
  • operatori ecologici e raccoglitori e separatori di rifiuti
  • conciatori di pelli e pellicce
  • marittimi
  • pescatori
  • braccianti agricoli
  • operai dell’industria estrattiva
  • muratori e operai dell’edilizia e della manutenzione di edifici.

 

 

 

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