Il Ministero della Salute recepisce il parere richiesto al Consiglio Superiore di Sanità dopo il primo caso italiano di decesso per Linfoma anaplastico a grandi cellule in paziente impiantata con protesi mammarie testurizzate

Alla luce del parere fornito dal Consiglio superiore di sanità, “non si ravvedono motivazioni sufficienti per raccomandare il ritiro dalla disponibilità commerciale delle protesi testurizzate”. Lo fa sapere il Ministero della Salute aggiungendo che, pertanto, “ non si pone indicazione alla rimozione della protesi liscia o testurizzata in assenza di sospetto clinico di BIA-ALCL”. Il CSS era stato interpellato dal dicastero di Lungotevere Ripa dopo il ritiro delle protesi mammarie testurizzate da parte dell’Autorità francese, nonché di un primo caso italiano di decesso per Linfoma anaplastico a grandi cellule.
“Ringrazio – precisa il Ministro Giulia Grillo – tutti i membri del CSS e coloro che sono stati auditi dal gruppo di lavoro appositamente istituito, per aver messo a disposizione del Ministero un parere tecnico scientifico indipendente che affronta la questione delle protesi testurizzate e della correlazione con l’insorgenza del linfoma anaplastico a grandi cellule, dando un fondamentale supporto agli operatori della salute, alle società scientifiche, alle Regioni e agli organismi deputati alla vigilanza su questa delicata materia”.

Il Ministero conferma poi l’importanza di effettuare regolari controlli e raccomanda ai medici l’importanza della diagnosi precoce per garantire la salute dei pazienti impiantati.

Occorre infatti implementare una più efficace rete di informazione, prevenzione e controllo affinché i pazienti siano informati sugli aspetti che riguardano l’impianto delle protesi mammarie testurizzate. In proposito – sottolinea una nota  – occorre sottolineare lo sforzo del ministero per mettere a disposizione degli operati il registro nazionale di patologia.
“Si ricorda l’obbligo che il medico chirurgo ha di informare i pazienti o soggetti candidati a un impianto con protesi mammarie, per ragioni estetiche o ricostruttive, di tutti i benefici e potenziali rischi connessi all’utilizzo di tali dispositivi. Si ribadisce, inoltre, la necessità di informare i pazienti ed i soggetti del rapporto rischio-beneficio derivante da tale protesi.  Si conferma l’importanza di effettuare regolari controlli e raccomanda ancora una volta ai medici l’importanza della diagnosi precoce per garantire la salute dei pazienti impiantati”.
Tra le raccomandazioni del Consiglio, infine, figura anche l’individuazione dei centri di riferimenti di secondo livello – quelli che vengono interpellati in caso di necessità di una seconda opinione – che potranno offrire ai pazienti e agli operati dei vari territori tutto il supporto necessario.
 
Leggi anche:
SOMMINISTRAZIONE DI SANGUE INFETTO: MINISTERO DELLA SALUTE SOTTO ACCUSA

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui