Il Parlamento ha concesso la residenza americana a Charlie. Richiesto un nuovo test sulla funzionalità dei muscoli

Charlie Gard, il piccolo di 11 mesi affetto da una malattia mitocondriale molto rara che lo costringe immobile a letto con respirazione e alimentazione artificiale, ha ottenuto la residenza americana. Attualmente è ricoverato all’ospedale londinese Great Ormond Street e ancora non è dato sapere se seguiranno delle dimissioni forzate in quanto cittadino statunitense.
Già la Santa Sede, accordandosi direttamente con la famiglia Gard, aveva offerto di dargli la cittadinanza e l’ospedale Bambino Gesù di Roma si era offerto di accoglierlo per una cura sperimentale bocciata però dai medici inglesi.
Una gara di solidarietà ha sostenuto i genitori nella raccolta fondi per far curare il piccolo Charlie in America con una cura sperimentale per le malattie mitocondriali.
Pochi giorni fa un incontro a Londra sul futuro del bambino a cui ha partecipato un inviato dell’ospedale Bambino Gesù che insieme al dottor Hirano ha esaminato una TAC del cervello di Charlie e secondo quanto rende noto Connie Yates, la mamma del bimbo, saranno fatti dei nuovi test per verificare la funzionalità dei muscoli, forse compromessa dalla malattia rara di cui soffre il bimbo.
Un esame fondamentale per capire se al bambino potrà essere somministrata la cura sperimentale messa a punto dal team coordinato dall’istituto romano. In caso contrario non ci sarà possibilità di sperimentare la cura a base di desossinucleotidi.
Sui dettagli della visita che sarà eseguita dall’esperto del Bambino Gesù con i colleghi promotori del protocollo c’è il massimo riservo. Nel frattempo la mamma di Charlie ha pubblicato una foto in cui sembra che il figlio con gli occhi semi aperti stia guardando un giocattolo, prova del fatto che Charlie non è cieco. I medici britannici tuttavia rimangono dell’avviso che Charlie vada lasciato morire. Secondo i giornali inglesi l’Alta Corte dovrebbe pronunciarsi la settimana prossima.
 
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