Per la piena attuazione bisognerà ora attendere l’emanazione dei regolamenti e decreti previsti dallo stesso testo per la definizione di alcuni aspetti cruciali

“Un altro grande passo avanti per il Servizio Sanitario nazionale”. Il Ministro Beatrice Lorenzin ha affidato a un tweet l’annuncio della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (la n. 64 del 17 marzo 2017) della nuova normativa in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie.
Si tratta dell’ultimo passaggio per l’entrata in vigore del provvedimento, che diventa a tutti gli effetti legge dello Stato, la n. 24 dell’8 marzo 2017. Un testo composto da 18 articoli che disciplinano, tra gli altri aspetti, i nuovi profili di responsabilità sanitaria e l’obbligatorietà delle polizze assicurative per tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private, e per ogni professionista che entri in rapporto, anche via telemedicina o in intramoenia, con il paziente.
Affinché la legge cominci a produrre a pieno i suoi effetti, tuttavia, occorrerà attendere i vari passaggi previsti dallo stesso provvedimento su alcuni aspetti cruciali, quali ad esempio l’istituzione, entro tre mesi, dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza in sanità, che dovrà acquisire per via telematica, dai nuovi Centri regionali per la gestione del rischio clinico, tutti i dati su errori e contenzioso di ogni struttura.
Sempre entro novanta giorni dovrà essere emanato il decreto ministeriale per disciplinare l’elenco delle società scientifiche abilitate ad elaborare le raccomandazioni e le linee guida cui i medici dovranno ad attenersi. Un passaggio fondamentale visto che la nuova normativa esclude la responsabilità penale del camice bianco per imperizia, nel caso in cui si dimostri che il professionista si sia attenuto alle raccomandazioni previste dalle linee guida validate e pubblicate on line dall’Istituto superiore di sanità.
Sul fronte delle polizze i tempi rischiano di essere ancora più lunghi. Nei prossimi 90 giorni andranno definite le funzioni della vigilanza, assegnata all’Ivass, sulle imprese di assicurazioni che intendono stipulare polizze sanitarie; entro 120 giorni, invece, è previsto il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che, previo accordo in conferenza Stato-Regioni, elencherà i requisiti minimi delle polizze assicurative, con l’indicazione di classi di rischio cui far corrispondere massimali differenziati.
Stessa deadline (4 mesi) per l’emanazione di un decreto congiunto dei Ministeri Salute e Sviluppo economico a cui è demandata l’individuazione dei dati sulle polizze obbligatorie per ospedali, cliniche e professionisti, oltre che delle modalità e dei termini per la comunicazione, all’Osservatorio nazionale per le buone pratiche, dei dati sugli errori.

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