Il Presidente Barbara Cittadini e Virginio Bebber auditi in Conferenza delle Regioni sul rinnovo del contratto della sanità privata. “Resta il nodo della deroga ai tetti di spesa”

“Confermiamo l’obiettivo di arrivare, in maniera condivisa e in tempi ragionevoli, al doveroso aggiornamento contrattuale dei professionisti che operano nella componente di diritto privato del SSN.” È quanto affermato da Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari) in occasione dell’incontro odierno con l’assessore Sergio Venturi, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. Aiop e Aris hanno anche accolto con favore l’avvio di un confronto congiunto voluto dalla Conferenza delle Regioni.

Le strutture sanitarie della componente di diritto privato del SSN operano in un sistema regolato da terzi, con volumi di attività e tariffe che, oltre a variare da regione a regione con differenziali fino al 30%, sono datate e costruite in base a meccanismi che non tengono in considerazione le reali componenti di costo delle prestazioni che le strutture erogano ai cittadini per conto del SSN, mettendo a rischio la sostenibilità dell’intero settore.

Obiettivo prioritario di Aiop e di Aris – si legge in una nota – è quello di garantire il rinnovo del contratto nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, e alle aziende di garantire al SSN servizi e prestazioni efficaci e di qualità.

Aiop e Aris hanno sottolineato di essere pronti al confronto per raggiungere l’obiettivo, comune a tutti, di un rinnovo contrattuale che valorizzi le competenze dei professionisti della componente di diritto privato del SSN – che hanno pari dignità rispetto ai colleghi del comparto pubblico – e salvaguardi le esigenze di efficienza e produttività delle strutture sanitarie.

È stato rilevato, tuttavia, che la sostenibilità del settore è garantita dalla congruità di tariffe definite dalle Regioni, per questo motivo Aiop e Aris ritengono che l’aggiornamento del contratto, comportando costi aggiuntivi, debba anche esser fondato sulle relative coperture, così come previste per il comparto pubblico.

Nel corso dell’incontro è stato anche evidenziato come, negli ultimi anni, le strutture della componente di diritto privato del SSN hanno subìto l’imposizione di un tetto di spesa regionale (D.L. 95 del 2012), che, nella migliore delle ipotesi, cristallizza i budget al 2011 abbattuti di un ulteriore 2% (in alcuni casi anche al 2007). Considerato tutto questo, Aiop e Aris ritengono indispensabile che la deroga al D.L. 95 del 2012, che era stata prefigurata nella Legge di bilancio 2019, trovi la sua concreta attuazione all’interno del Patto per la salute.

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