Continuano a slittare le assunzioni a tempo indeterminato nella sanità siciliana. I contratti dei precari sono stati rinnovati per altri sei mesi

Continuano a essere rimandate le operazioni di assunzione a tempo indeterminato nella sanità siciliana.
Nel frattempo, la Regione Sicilia stabilisce una proroga per tutti i camici bianchi e gli operatori sanitari precari.
Le aziende ospedaliere potranno prolungare i loro contratti di altri sei mesi. Tutto questo avverrà in attesa di riempire i posti liberi attraverso lo scorrimento delle graduatorie, la mobilità e i nuovi concorsi.
Una misura necessaria per evitare la paralisi della sanità siciliana.

La proroga arriva a meno di una settimana dalle elezioni regionali del 5 novembre, data certamente non casuale.

Il problema relativo alle assunzioni nella sanità siciliana è stato, infatti, uno dei temi che ha tenuto banco in campagna elettorale.
Due settimane fa, infatti, la giunta di governo aveva approvato un ulteriore atto di indirizzo per la stabilizzazione dei precari in corsia. Ma adesso è giunta un’ulteriore proroga, la quarta in due anni, dei contratti a tempo.
A confermarlo è il manager dell’Asp di Trapani, Giovanni Bavetta, vicino all’assessore Baldo Gucciardi.
Quest’ultimo è impegnato – negli ultimi giorni – nelle fasi finali della sua campagna elettorale per il Pd.
“Tutti i contratti a tempo determinato del personale sanitario e amministrativo, in scadenza al 31 dicembre prossimo – ha dichiarato Bavetta – sono stati prorogati al 30 giugno 2018. Lo stabilisce un decreto che mi è stato notificato oggi dall’assessorato regionale alla Salute”.
Una misura che secondo Bavetta, è stata presa affinché le anzienda sanitarie siciliane possano “programmare tutto il percorso assunzionale in corso, dalla mobilità, alle stabilizzazioni, ai bandi di concorso, garantendo però così la massima serenità a tutto il personale precario a tempo determinato, che attende questo percorso da anni”.
Resta però la minaccia dei ricorsi.

Il Tar ha infatti rinviato all’8 marzo la decisione sulla legittimità di una serie di assunzioni di cardiologi, medici di pronto soccorso, neurologi e altri professionisti.

Questi erano in attesa di essere chiamatii dall’ospedale Civico di Palermo per la firma del contratto a tempo indeterminato, grazie a vecchie graduatorie di concorso congelate.
In prima istanza il Tar aveva concesso lo stop, fissando la discussione sulla richiesta di sospensiva al 27 ottobre. I giudici amministrativi, però, non hanno concesso la sospensiva dei provvedimenti impugnati, giudicando fondate le contestazioni dei medici precari che da anni lavorano al Civico e hanno proposto il ricorso contro l’assunzione dei vecchi vincitori di concorso.
Quest’ultimi verrebbero assunti al posto loro. Un bel problema insomma, che si aggiunge alle tante questioni sul tavolo.
Due le principali: la validità o meno di graduatorie pubbliche datate anche al 2007 e l’obbligo previsto dalla legge di riservare il 50 per cento dei posti vacanti alla stabilizzazione che l’ospedale non avrebbe rispettato.
Restano due soluzioni per l’ospedale. O procedere alla firma degli otto contratti, col rischio che a marzo il Tar li giudichi illegittimi, oppure congelare i posti contesi tra vecchi vincitori di concorso e precari storici in attesa di contratto.
 
 
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