La Federazione, in relazione al Ddl Sicurezza esercenti professioni sanitarie, sottolinea la necessità di rimettere al centro la figura del paziente

Avviare una formazione continua degli operatori sugli aspetti della comunicazione e della relazione di aiuto nei confronti degli assistiti. E’ una delle priorità indicate dalla FNOPI nel corso dell’audizione presso la Commissione Igiene e del Senato sul Ddl Sicurezza esercenti professioni sanitarie. “E’ importante che i professionisti sappiano comunicare con fermezza  che gli atti di violenza non sono permessi o tollerati” sottolinea in una nota la Federazione.

Oggi secondo l’organizzazione che rappresenta gli Ordini delle professioni infermieristiche “si stanno affermando messaggi culturali che inducono la popolazione a coltivare una rabbia crescente verso gli operatori delle strutture”.

“Non è creando allarme sociale o incertezza nei cittadini che si risolvono i problemi del Ssn”

A sottolinearlo è Franco Vallicella, componente del Comitato centrale FNOPI all’audizione. Così come – prosegue – “non si riduce la violenza rimettendo il medico o un’altra figura professionale al centro: al centro si deve rimettere il paziente”.

“Non è possibile scindere il problema rispetto a una professionalità, ma ad affrontarlo deve essere l’équipe. Medici, infermieri e le stesse aziende devono costruire sinergie in questo senso perché non è il solo ministero della Salute o le sole Regioni a poter risolvere in problema: è un problema di contesto. Si deve anche stare attenti a far passare messaggi distorti come ad esempio quello sull’emergenza e le relative competenze che mettono ansia e generano paure nei cittadini, inasprendo il loro rapporto con gli operatori”.

“Solo l’impegno comune di tutti però (direzioni aziendali, dirigenza infermieristica e medica, coordinatori, professionisti e loro rappresentanti, organizzazioni sindacali, rappresentanti dei cittadini, organi di informazione) può migliorare – ha concluso Vallicella – l’approccio al problema e assicurare un ambiente di lavoro sicuro. Tanto più che gli atti di violenza possono ripercuotersi negativamente anche sulla qualità dell’assistenza offerta ai cittadini”.

 

Leggi anche:

CERTIFICATO MEDICO PRETESO SENZA VISITA, MEDICO AGGREDITO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui