Il ministro Grillo sulla bimba morta per soffocamento a Roma: chiunque deve conoscere le più semplici manovre salvavita

Una presa di coscienza da parte di tutti i genitori rispetto alla prevenzione del soffocamento accidentale da cibo. E’ quanto auspica il Ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo la tragedia che ha colpito la famiglia della piccola Matilde. La bimba, di appena cinque anni, è morta a causa di un pezzo di wurstel andatole di traverso.

“Chiunque, genitore, nonno o semplice cittadino, ha a che fare con i bambini, ma non solo – prosegue Grillo – deve conoscere le più semplici manovre salvavita. Pochissimi infatti sanno come comportarsi in situazioni di emergenza”.

Per il Ministro, bisogna conoscere i pericoli e imparare le manovre di disostruzione pediatriche, informandosi e chiedendo aiuto ai propri medici e pediatri di famiglia. “Mi adopererò per garantire la massima diffusione delle manovre salvavita di piccini e adulti – conclude – chiedendo anche il supporto del servizio radiotelevisivo pubblico”.

Ogni anno in Italia sono circa 50 le morti stimate fra i bimbi per inalazione di un corpo estraneo. A ricordarlo all’AdnKronos Salute è Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza all’ospedale Bambino Gesù di Roma.

Negli ultimi 10 anni è stato osservato un trend stabile, con circa mille ospedalizzazioni all’anno. Molti bambini, infatti, pur non arrivando al decesso, a causa dell’inalazione di un corpo estraneo devono subire ricoveri o manovre mediche invasive come la broncoscopia.

Gli alimenti costituiscono una delle cause principali di soffocamento in età pediatrica, responsabili di una quota compresa tra il 60% e l’80% degli episodi.

Ma attenzione anche ai giocattoli. “Le normative europee – fa notare Reale – prevedono che quelli indicati per i piccoli fino a 36 mesi di vita abbiano un diametro superiore a 31,7 millimetri, ma nella realtà dei fatti spesso nelle mani dei bimbi finiscono giochi a rischio, da quelli non a norma a quelli dei fratelli più grandi”.

Gli alimenti che causano più spesso incidenti – riferisce il ministero della Salute- sono gli ossicini di pollo e le lische di pesce (32%). A seguire le noccioline (22%) e i semi (16%). Tuttavia, gli alimenti che causano più spesso questo tipo di incidenti non sono gli stessi che causano le conseguenze più severe. Gli incidenti gravi sono causati in misura maggiore dalla carne.

I cibi potenzialmente pericolosi condividono particolari caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni. Gli alimenti piccoli (ad esempio noccioline e semi) rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli. Quelli troppo grandi (grossi pezzi di frutta e verdura cruda) sono difficili da gestire durante la masticazione.

Quanto alla forma, quella tonda e quella cilindrica sono le più insidiose perché i cibi possono bloccarsi nell’ipofaringe ostruendo completamente il passaggio dell’aria. Relativamente alle consistenze, infine, le più a rischio con differenti meccanismi sono ” quella dura, quella appiccicosa, quella fibrosa e quella comprimibile”.

 

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