I carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni sono intervenuti per verificare la situazione di sovraffollamento segnalata da diversi cittadini. Il Dg d’Alba: nessun rilievo su organizzazione e qualità dell’assistenza.

Il ministro della Salute Giulia Grillo ieri mattina ha inviato i Carabinieri del Nas al Pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo di Roma. Un intervento volto a verificare la situazione di sovraffollamento segnalata da diversi cittadini e anche dai media.

“Dai primi accertamenti – si legge in una nota del ministero – sembra esistere una percentuale di ricoveri da pronto soccorso molto elevata”. Una situazione che “potrebbe essere spia di inappropriatezza e su cui si concentreranno le analisi dei tecnici del ministero”.

“Non è accettabile che i pronto soccorso dei nostri ospedali siano trasformati in bivacchi” ha dichiarato il Ministro. Così come non è accettabile “che operatori sanitari e pazienti si ritrovino a lavorare e a essere curati in condizioni indegne di un Paese civile”.

“Questi spettacoli indecenti – ha aggiunto – vengono da lontano, non nascono certo oggi, il presidente e commissario Zingaretti vada a fare un giro negli ospedali della sua città prima di chiedere l’uscita dal commissariamento per la sanità del Lazio”

Alla titolare del dicastero della Salute ha risposto il direttore Generale dell’Ospedale San Camillo di Roma Fabrizio d’Alba.

“La visita dei Nas nel Pronto soccorso della nostra azienda – ha chiarito – non ha rilevato nulla in merito all’organizzazione e alla qualità dell’assistenza”.

“I Nas – ha proseguito d’Alba – hanno evidenziato problemi connessi alla privacy, problematica questa dovuta ad una straordinaria affluenza dei cittadini a causa del picco influenzale. Nel Pronto soccorso questa mattina vi erano 82 persone in attesa, di cui 27 pazienti nell’area critica. Per quanto attiene alla tutela della privacy – ha concluso – l’azienda ha già predisposto l’ampliamento delle aree del pronto soccorso”.

E sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale dell’Anaao Assomed, Carlo Palermo.

“L’emergenza nei Pronto Soccorso – ha sottolineato – è ormai un dato strutturale della sanità italiana. Epidemia influenzale o temperature elevate ne rappresentano solo l’epifenomeno, buono per fare da alibi ai fallimenti di programmazione e nascondere lo scempio operato dai tagli lineari”.

“La politica di sottrazione progressiva ed inesorabile di risorse umane ed economiche alla Sanità pubblica – per Palermo – ha lasciato aperta la sola porta dei PS per garantire il diritto a curarsi. In che condizioni e con quali sacrifici per pazienti ed operatori, ormai è sotto gli occhi anche del Ministro di ora”.

 

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