Bartoletti (Fimmg): mmg hanno diritto di rifiutare prescrizioni che gli verranno attribuite su valutazioni effettuate da altri

Il medico specialista, che operi  all’interno di una struttura pubblica e che richieda determinati controlli per il paziente, ha il dovere, base a norme nazionali e regionali,  di provvedere egli stesso alla prescrizione della prestazione su modulario del Servizio sanitario nazionale.

A chiarirlo è Pier Luigi Bartoletti, Vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale, con una lettera pubblicata sul sito della sezione laziale della Fimmg, in relazione alla testimonianza di un paziente che denunciava i continui rimpalli tra lo specialista e il medico di famiglia per ottenere  le prescrizioni del Ssn.

Bartoletti interviene sull’annoso conflitto tra specialisti e mmg e in particolare sul  “malcostume di non prescrivere su apposito modulario da parte di colleghi che lavorano nel sistema pubblico”. Spesso questi ultimi non usano il ricettario del Ssn, adducendo scuse varie, dalla mancanza di tempo a quella del PC, e rimandando alla ‘trascrizione’ dei loro atti ad un collega terzo, quale appunto il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta.

Ma la pratica della trascrizione della ricetta specialistica da parte del medico di famiglia per esami o visite  specialistiche a carico della sanità pubblica non è più necessaria dal 2004, quando l’articolo 50 della legge 326/2003 stabilì che le strutture pubbliche dovessero dotarsi di ricettario rosso.

I Medici di medicina generale e i Pediatri di libera scelta,  sottolinea Bartoletti, finiscono sempre per fare, agli occhi del loro paziente, la figura dei cattivi, pur avendo tutto il diritto di “poter rifiutare prestazioni che gli saranno attribuite, in relazione a controlli da lui non richiesti, su valutazioni cliniche da lui o lei non effettuate”.

Di contro i pazienti hanno  tutto il diritto di usufruire delle prestazioni richieste, senza dover pagare o trovare scorciatoie. Pertanto nei loro riguardi, il consiglio del Vice segretario nazionale della Fimmg è quello di “fare attenzione al fatto che si deve uscire da una struttura pubblica con una prescrizione su modulario SSN, onde evitare discussioni successive col proprio medico o pediatra”. Qualora lo specialista dovesse opporsi, l’eventuale rifiuto va segnalato alla Direzione Sanitaria della struttura pubblica affinché provveda a risolvere il problema.

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