Cattive notizie per gli utenti della famosa app di messaggistica: arriva lo stop a Whatsapp su alcuni dispositivi. Ecco quali

Oramai è ufficiale: è giunto lo stop a Whatsapp su alcuni dispositivi. Chi è infatti possessore di un BlackBerry OS, BlackBerry 10, Windows Phone 8.0 e versioni precedenti, dal 31 dicembre scorso si è ritrovato con una app che funzionava male.

Questo perché tali piattaforme non sono più in grado di offrire le capacità che servono ad espandere le funzionalità dell’applicazione stessa, in un futuro prossimo.

Una decisione difficile da prendere, ha ammesso l’azienda in una nota, ma quella giusta per fornire alle persone modi migliori per tenersi in contatto con amici, familiari e persone care attraverso WhatsApp.

“Se utilizzate uno dei dispositivi mobili interessati – ha dichiarato la società in un comunicato – consigliamo di aggiornare a un nuovo Android, iPhone, o Windows Phone”.

Il provvedimento che ha stabilito lo stop a Whatsapp su alcuni dispositivi era in programma già da tempo e se ne parlava da mesi. Tuttavia, era stato rimandato per un po’ per accontentare i clienti affezionati ai vecchi dispositivi.

In verità WhatsApp non è stato completamente interrotto. Ciononostante, secondo l’azienda, considerato che “non svilupperemo più attivamente per queste piattaforme, alcune funzionalità potrebbero smettere di funzionare in qualsiasi momento”.

Insomma, se siete in possesso di cellulari datati potreste essere rimasti ‘vittime’ del rallentamento dell’app.

Ma non è tutto.

Gli stop a Whatsapp su alcuni dispositivi proseguiranno anche per altri device.

Tra questi, sono compresi il Nokia S40 (utilizzabile fino al 31 dicembre 2018) e Android versioni 2.3.7 e precedenti (utilizzabili fino al 1 febbraio 2020).

Un aggiornamento, questo deciso da Whatsapp, che non stupisce gli addetti ai lavori. Nel 2009, infatti, anno del debutto dell’app, circa il 70% dei dispositivi venduti aveva i sistemi operativi offerti da BlackBerry e Nokia.

L’App Store di Apple aveva solo pochi mesi di vita e i sistemi operativi mobili offerti da Google, Apple e Microsoft (che oggi rappresentano il 99,5% delle vendite) erano allora presenti su meno del 25% dei dispositivi mobili venduti.

Insomma, gli scenari sono decisamente mutati. E la più famosa app di messaggistica al mondo si sta semplicemente adeguando.

 

 

 

 

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