Il Ministro della Salute si appella al Parlamento per una rapida approvazione del sunshine act che mira porre fine all’opacità dei finanziamenti erogati dall’industria a medici e decisori sanitari

“Maggiore #trasparenza per dire basta a chi specula sulle protesi dei pazienti”. Così il Ministro della Salute, Giulia Grillo, in un post su Facebook in cui chiede al Parlamento un pieno accordo sul sunshine act.

Il testo, in queste ore, è all’esame della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati. La proposta di legge ha l’obiettivo di raggiungere una trasparenza totale nei rapporti tra imprese produttrici, soggetti che operano nel settore della salute e organizzazioni sanitarie. “Approvarla rapidamente e all’unanimità senza modifiche al ribasso – sottolinea Grillo – sarebbe un segnale importantissimo”.

Il Ministro punta il dito sull’”opacità dei finanziamenti a vario titolo che, pur legittimi, l’industria sanitaria eroga ai medici e decisori sanitari”.

Un fenomeno gravissimo messo in luce recentemente da una serie di inchieste giornalistiche condotte a livello nazionale e internazionale. “È inaccettabile – prosegue Grillo – che si continui a rendere promiscuo il diritto alla privacy del marketing sanitario col diritto alla salute, che, al contrario, è un bene collettivo preminente, compromettendo, come conseguenza, il diritto alla cura dei malati”.

Per questo il MoVimento 5 Stelle ha promosso una proposta di legge che prende spunto dal “Sunshine Act” americano e dal “Transparence Santé” francese. Modelli “che sono all’avanguardia sulla trasparenza in sanità”. L’industria dovrà così dichiarare, pena sanzioni pecuniarie e reputazionali molto pesanti, che relazioni d’interesse ha con gli operatori della salute.

“I pazienti – conclude Grillo – avranno così certezza che le medicine che assumono e i dispositivi medici impiantati nel proprio corpo siano esenti da conflitti d’interessi e che siano scelti in base a criteri scientifici indipendenti e non perché spinti da finanziamenti opachi. Per la salute dei cittadini, la politica faccia la sua parte e decida in fretta”.

 

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