Il dato, pubblicato da Eurostat in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, si riferisce al 2014. In Italia, la quota di cancro al polmone rappresenta il 20% dei tumori mortali

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco che si celebra domani, 31 maggio, Eurostat ha pubblicato dei dati relativi alle patologie correlate al fumo. Nello specifico, il tumore ai polmoni rappresenta a livello europeo il principale tipo di cancro mortale, con 272mila decessi, ovvero il 21% di tutti quelli per cancro. Questi a loro volta costituiscono circa un quarto delle morti (4,9 milioni) registrate nell’Unione europea nel 2014.
In Italia, la quota di cancro al polmone rappresenta il 20% dei tumori mortali. Il nostro Paese è in linea con Germania, Francia, Spagna, Croazia, Romania e Slovenia. Le percentuali più alte si registrano invece in Ungheria (27%); all’estremità opposta il Portogallo (15%).
Più in generale il fumo di tabacco è riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della Sanità come uno dei più gravi problemi di salute pubblica al mondo, tra i fattori di rischio che concorrono maggiormente alla perdita di anni vita in buona salute. Il tabagismo rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile; quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo e fra le vittime oltre 600.000 sono non fumatori esposti al fumo passivo cioé al fumo che viene inalato involontariamente da coloro che vivono a contatto con uno o più fumatori.
Respirare anche piccole quantità di fumo può danneggiare la salute, infatti degli oltre 4.000 costituenti chimici che si sprigionano con la combustione del tabacco più di 50 sostanze sono considerate tossiche e/o cancerogene. Tra le più pericolose c’è sicuramente il catrame, le cui sostanze cancerogene vanno a depositarsi nei polmoni e nelle vie respiratorie, oltre a sostanze irritanti che favoriscono l’insorgere di infezioni, bronchite cronica ed enfisemi. Un’attenzione particolare va rivolta poi alla nicotina che, oltre ad essere tossica per la salute genera il processo della dipendenza.
L’abitudine al fumo di tabacco incide negativamente sulla salute aumentando il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari e oncologiche, oltre a generare un effetto negativo sul sistema riproduttivo riducendo la fertilità nell’uomo e nella donna. In Italia – ricorda la FNOMCeO – i fumatori sono il 22% della popolazione, pari a 11,5 milioni di persone e il fumo di tabacco rappresenta la principale causa di morte: si contano ogni anno dai 70.000 agli 83.000 decessi e oltre il 25% avviene tra i 35 ed i 65 anni di età.

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