Le continue telefonate commerciali ricevute da migliaia di utenti, non sono molestie perché manca l’intento di nuocere al destinatario. 

Mancherebbero egli estremi perché il susseguirsi di telefonate commerciali rientri nella fattispecie prevista dall’articolo 660 c.p., che contiene gli elementi della molestia penalmente rilevante. Telefonate pubblicitarie e di promozione commerciale hanno, anche quando sgradite,  scopi di marketing dei beni sponsorizzati dal call center.
E sono tre le sentenze con cui la Cassazione ha espresso le sue posizioni riguardo alla vicenda. La numero 38224/2017, la numero 38225/2017 e la numero 38226/2017.  Tuttavia, secondo alcuni, così i soggetti attivi di reato, di fatto, verrebbero discriminati. Sarebbero perseguibili, infatti, solo quelli che non svolgono attività commerciale.
La Corte ha infatti escluso che il comportamento dell’operatore, in caso di telemarketing, possa rientrare in quello previsto dall’art.660 c.p., perché mancherebbero «petulanza o biasimevole motivo».

La pioggia di critiche

Secondo alcuni giuristi, di fatto, le sentenze creano un discrimine tra vari soggetti che compiono lo stesso comportamento. Nel senso che si è tutelati dalle aggressioni dei singoli, che pongono in essere atteggiamenti molesti con il telefono. Ma non da chi lo fa a fini commerciali.
Se le critiche sembrano eccessive, bisogna riconoscere che, ad oggi, il telemarketing può arrivare ad essere estremo e molesto, perché non vi sono normative di legge che ne determinino i limiti. Quindi, più che rivendicare un intervento in campo penale, si spera ne arrivi uno in campo legislativo.
Del resto, il reiterato tentativo di piazzare contratti e prodotti, in modo praticamente selvaggio, rischia di diventare un problema. Offrire servizi ai consumatori tartassandoli con telefonate quasi quotidiane ha portato la questione già all’attenzione del Garante per la Privacy e dell’Antitrust.
Sotto la lente: i comportamenti di grossi gruppi economici che facevano un uso estremo delle telefonate commerciali, per riconquistare clienti che avevano scelto la concorrenza. I gruppi sono stati costretti a cambiare strategia e a smettere di tartassare i loro ex clienti.
 
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