Il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e rettore dell’Università degli Studi di Brescia Sergio Pecorelli è stato sospeso dal suo incarico per conflitto di interessi.

A renderlo noto l’agenzia stampa Adnkronos e confermato dal Ministero della Salute chiamato ora a decide sul caso. «Abbiamo rilevato il conflitto d’interesse dall’interno, attraverso le commissioni costituite per questo. Ci sono gli uffici legali che stanno valutando il caso, appena avremo le carte mi esprimerò» Sono le parole del Ministro Lorenzin.

Il provvedimento di sospensione scaturisce da una delibera firmata dal direttore generale dell’ente regolatorio, Luca Pani, il quale avrebbe rivelato «un conflitto di interessi di livello 3, che non consente di svolgere alcun tipo di attività». A Pecorelli sarebbero state infatti contestati i suoi presunti legami con fondi di investimento per industrie del settore farmaceutico (come Principia srg, da cui Pecorelli ha preso le distanze dichiarando di non aver mai firmato un contratto) e con fondazioni (Health Foundation e Fondazione Lorenzini) che avrebbero rapporti con industrie farmaceutiche e votate alla promozione di studi e ricerche nel campo farmacologico.

«Sono stupito ed estraneo a ciò che viene contestato. Tutte le documentazioni saranno analizzate nelle sedi competenti, io per ora sono solo uno spettatore di quanto accaduto: mi ha raggiunto uno tsunami», si difende Pecorelli, presidente dell’Aifa dal 2006, che non ha presentato le dimissioni. «E’ stato scritto, ma si deve dimettere solo chi si sente colpevole».

La motivazione della sospensione resta però l’ipotesi di un conflitto di interessi nelle attività del presidente Aifa, un tema sul quale l’Agenzia si è dotata già dal 2012 di una normativa che riguarda tutti coloro che vi lavorano o collaborano, inclusi i componenti degli organi decisionali, di controllo e consultivi, per assicurarne il massimo livello di imparzialità.

I requisiti previsti dal Regolamento Aifa fissano paletti più rigidi per i componenti degli organi decisionali e di controllo (Consiglio di amministrazione, Collegio dei revisori dei conti e organismo indipendente di valutazione) rispetto agli organi consultivi (Commissione tecnico scientifica e Comitato prezzi e rimborso). Il conflitto di interessi ipotizzato è chiaro: Pecorelli non può aver legami con realtà legate al campo farmaceutico dal momento che presiede l’agenzia che si occupa della registrazione, autorizzazione e negoziazione del prezzo dei farmaci.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui