Sei arresti nel Casertano. Le vittime in alcuni casi erano consenzienti
C’era perfino un giovane ventiduenne portatore di handicap tra le persone picchiate per mandato di una banda di truffatori che operava nel Casertano con l’obiettivo di ottenere risarcimenti dalle compagnie assicurative. Le vittime, in alcuni casi consenzienti, venivano malmenate e percosse con dei bastoni per procurare loro le lesioni necessarie a ottenere la certificazione medica da allegare alle richieste di indennizzo di finti incidenti stradali.
In un caso una persona si sarebbe fatta malmenare in modo da riportare ferite talmente gravi da ottenere una prognosi di 30 giorni . In un’altra circostanza i picchiatori, insoddisfatti della prognosi ottenuta presso il Pronto soccorso di un Ospedale, si sarebbero recati presso un altro nosocomio per ottenere un periodo maggiore.
L’organizzazione criminale è stata smantellata da un’operazione dei carabinieri della Compagnia di Grazzanise, coordinati dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Il Giudice per le indagini preliminari, in particolare, ha emesso un’ordinanza di arresto a carico di sei persone, 4 in carcere e due ai domiciliari. Tra i reati contestati ci sono anche il sequestro di persone e le lesioni personali.
Se infatti, alcune persone pattuivano di essere percosse per poche decine di euro, altre venivano costrette. E’ il caso del ragazzo handicappato, che venne picchiato una prima volta e portato in Ospedale con una gamba fratturata. Il referto venne messo in mano a un avvocato per avviare la pratica di richiesta del risarcimento ma la madre del giovane, venuta a scoprire l’accaduto, si era rivolta ai carabinieri che avevano interrogato uno dei picchiatori e avviato le indagini.
Il piano per ottenere l’indennizzo andò quindi a vuoto ma la parcella dell’avvocato, 400 euro, doveva essere saldata e la banda decise che a pagarla doveva essere la vittima, il quale non disponendo della cifra, venne nuovamente pestata. L’aggressione è stata tuttavia intercettata consentendo al Giudice di disporre le misure di custodia cautelare.
