Uno studio ha rilevato che se si raggiungesse la copertura totale della vaccinazione nella popolazione anziana si eviterebbero circa 68.537 morti collegate a influenza

Influenza, infezioni da pneumococco, herpes zoster, difterite, tetano e pertosse. Una revisione pubblicata di recente sulla rivista Vaccine sottolinea l’importanza della vaccinazione nella popolazione anziana contro queste malattie.

La prevenzione, in particolare,  eviterebbe il rischio di complicanze, nonché il ricorso a terapie farmacologiche, visite mediche e ricoveri. Prestazioni, queste, che hanno costi elevati sui sistemi sanitari e sulla società. In altri termini, le vaccinazioni sarebbero fondamentali sia per la salute dei cittadini, sia per le tasche dello Stato.

I tassi di copertura vaccinale risultano, però, ancora inadeguati nei Paesi dell’Unione europea: milioni di cittadini sono affetti ogni anno da queste patologie, con maggiori conseguenze sulle persone con un’età maggiore dei 65 anni. Influenza e polmonite rappresentano la causa principale di morbilità infettiva e mortalità negli anziani. Questi hanno una maggiore prevalenza di patologie croniche concomitanti e un rischio più elevato di reazioni avverse ai farmaci e di interazioni farmacologiche. In tali soggetti, pertanto, le malattie infettive sono più difficilmente gestibili.

Uno studio ha analizzato l’impatto economico e sanitario della vaccinazione anti influenzale nell’Unione europea.

Dal lavoro è emerso che se si raggiungesse la copertura totale in tutti i gruppi a rischio si eviterebbero circa: 7,2 milioni di casi di influenza, 2 milioni di visite mediche, 796.743 ricoveri ospedalieri e 68.537 morti collegate a influenza. Il tutto per un risparmio sulla spesa pubblica di milioni di euro.

Si stima che su 180 milioni di europei per i quali è raccomandata la vaccinazione anti-influenzale, solo 80 milioni circa (ovvero il 44%) siano vaccinati. Tassi di copertura vaccinale più alti anche negli anziani si potrebbero raggiungere attraverso un buon sistema di monitoraggio e l’invio di lettere personali. Le missive dovrebbero promuovere vaccinazioni gratuite, oltre agli obiettivi nazionali stabiliti per le coperture vaccinali, gli incentivi sanitari ai lavoratori che si vaccinano, i sistemi di rimborso delle vaccinazioni, le campagne di sensibilizzazione, le forti raccomandazioni ufficiali e un’adeguata accessibilità al vaccino.

 

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