La bozza del Piano straordinario dell’Esecutivo prevede l’obbligo della vaccinazione trivalente per l’accesso ai concorsi pubblici
Vaccinazione trivalente obbligatoria per accedere ai concorsi pubblici. E’ quanto prevede la bozza di piano straordinario del Governo che nei prossimi giorni approderà prima in Commissione vaccini al Ministero della Salute e poi in conferenza Stato Regioni.
La misura, fortemente voluta dalla titolare del Ministero della Salute, Giulia Grillo, riguarderà i nati tra il 1975 e il 2000. La profilassi contro morbillo, parotite e rosolia sarà obbligatoria per entrare nelle forze dell’ordine, nei vigili del fuoco e anche per l’Erasmus.
Il piano dell’Esecutivo si inserisce nella strategia nazionale 2019-2023 che intende debellare la rosolia e il morbillo.
Quest’ultimo, in particolare, nel nostro Paese è ancora endemico. I dati parlano di 13mila casi a partire dall’inizio della sorveglianza, nel 2013. Di questi, la metà ha interessato giovani di età media di 27 anni.
Forze dell’ordine e vigili del fuoco, da parte loro, hanno assunto l’impegno di verificare “lo stato vaccinale al momento dei concorsi per le nuove assunzioni”. L’assenza della vaccinazione trivalente morbillo-parotite-rosolia costituirà criterio di esclusione. Lo stesso discorso vale anche per le Federazioni sportive, cui spetterà il controllo al momento delle iscrizioni alle società e delle selezioni alle gare.
L’obbligo vaccinale risponde a un obiettivo ambizioso, ovvero il raggiungimento del 100% di copertura per gli individui di età compresa tra i 19 e i 44 anni. In questo intervallo di età, infatti, escludendo i vaccinati e chi ha già avuto il morbillo, si stima che siano circa 2,5 milioni i cittadini destinatari del piano.
Per quanto concerne invece i nati dal 2000 in poi si conta sugli effetti della legge sull’obbligo approvata nel 2017. La strategia prevede il raggiungimento e mantenimento del 95% del trivalente nella classe di età 24 mesi e il 90% a sei anni.
Leggi anche:
COMPAGNI NON VACCINATI, BIMBO IMMUNODEPRESSO NON PUÒ TORNARE A SCUOLA
