Operativa alla Casa di cura Mater Dei di Roma consente una scansione del torace in appena 0,4 secondi mentre per il cuore occorrono solo 0,15 secondi

La scansione di tutto il corpo dura 4 secondi, con una riduzione delle radiazioni almeno del 50 per cento. E’ la ‘Tac Turbo’, operativa per la prima volta in Italia a Roma, presso la Mater Dei.

Il macchinario, fra i pochi in Europa, ha una modalità di acquisizione chiamata Turbo Flash che le permette di arrivare a coprire massimo 73,7 cm/sec. Occorrono appena 0,4 secondi per una scansione del torace, con un quantitativo di radiazioni pari a una normale RX, e solo 0,15 secondi, meno di un battito cardiaco, per una scansione del cuore, con un un quantitativo di radiazioni pari a quattro radiografie.

Grazie a tali tempistiche la Tac diventa più accessibile anche per i pazienti più difficili, soprattutto bambini e anziani, per i quali normalmente bisogna ricorrere alla sedazione. E anche in caso di uso del mezzo di contrasto, la dose di sedativo è dimezzata.

“La velocità consente di catturare le immagini più dettagliatamente – spiega Paolo Pavone, responsabile della Radiologia alla Mater Dei – soprattutto di organi in movimento come il cuore. Riesce a ‘congelare’ l’immagine del battito cardiaco e, ai fini della diagnosi, questo è fondamentale. Per quanto riguarda il polmone oggi grazie a questa macchina si può fare un esame TAC del torace ad alta risoluzione con una dose comparabile ad una radiografia convenzionale individuando il tumore del polmone in una fase davvero precoce”.

“Adesso – aggiunge Pavone – i medici sanno che possono prescrivere la Tac senza il timore di sottoporre il paziente a dosi eccessive di radiazioni. E non penso solo ai pazienti oncologici che eseguono questo esame con periodicità, ma anche a tutti quei casi in cui c’è bisogno di un occhio più dettagliato di quello che una radiografia potrebbe offrire. Al di là di quanto già detto per cuore e polmone, in tutte le altre applicazioni il dosaggio di radiazioni è della metà rispetto alle precedenti Tac. E un altro aspetto fondamentale è che permette una drastica riduzione del mezzo di contrasto, a tutto vantaggio di quei pazienti che hanno problemi di insufficienza renale con esigenze cliniche di fare TAC con mezzo di contrasto”.

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