Accorso per un codice rosso, l’equipaggio dell’ambulanza sarebbe stato minacciato e trascinato per le scale. In vicinanza della persona a terra da soccorrere il medico sarebbe stato spinto provocandone una caduta con trauma contusivo al ginocchio
Ancora un’aggressione contro un operatore sanitario a Napoli, la numero 59 del 2019 secondo il conteggio dell’Associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ che riferisce l’episodio.
Nella notte tra venerdì e sabato, alle ore 3,22, il 118 è stato allertato per un codice rosso. In itinere il medico di postazione avrebbe contattato l’utente per delucidazioni sul l’indirizzo non preciso. Già a quel punto sarebbero cominciate aggressioni verbali telefoniche. Da li la decisione dell’operatore di allertare tramite Centrale operativa le forze dell’ordine.
L’equipaggio, una volta giunto sul posto e sceso dall’ambulanza, sarebbe stato minacciato e trascinato per le scale. In vicinanza della persona a terra da soccorrere il medico sarebbe stato spinto provocandone una caduta con trauma contusivo al ginocchio.
Nonostante tutto, il personale sanitario, avrebbe eseguito le manovre di rianimazione per circa 30. Purtroppo però per il paziente non ci sarebbe stato nulla da fare. Alle 4.08 è stato constatato il decesso.
Secondo riferito dall’equipaggio le forze dell’ordine, nel corso dei 45 minuti, non sarebbero mai intervenute.
“Siamo vicini a tutto l’equipaggio – dichiara l’Associazione Nessuno tocchi Ippocrate – e ci complimentiamo con loro per il grande atto eroico (perché di tale si tratta), ovvero quello di fare un ALS nonostante la scena non fosse sicura. La priorità è stata la salute della persona in perdita di coscienza anche a rischio di prendere qualche calcio e qualche insulto. Purtroppo non si è potuto fare niente per il povero paziente e a quanto riferitoci dalla collega solo dopo 30 minuti di rianimazione i parenti si sono calmati e si sono resi conto dell’enorme sforzo dell’equipaggio”.
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