Sono in arrivo le norme dell’Unione Europea su bancomat e tagli alle commissioni sui pagamenti elettronici per diffonderne l’uso

Alla fine del mese scatta l’obbligo per i professionisti, tra cui i medici, di dotarsi di Pos, ma sono anche in arrivo le norme su bancomat e tagli alle commissioni sui pagamenti decisa dalla UE.
Arrivano infatti ufficialmente le regole stabilite dall’Unione europea volte a limitare le commissioni sui pagamenti elettronici con bancomat e carte di credito.
L’obiettivo dichiarato è quello di diffonderne sempre di più l’uso.

Intanto, il Cdm ha approvato il decreto legislativo per recepire il regolamento di Bruxelles del 2015.

Questo detta norme non solo sui costi, ma anche su una maggiore trasparenza e protezione dei consumatori per quanto concerne bancomat e tagli alle commissioni sui pagamenti.
A vigilare sul loro rispetto saranno la Banca d’Italia e per alcuni aspetti l’Antitrust.
Quando si parla di bancomat e tagli alle commissioni sui pagamenti però, si tratta delle commissioni interbancarie, quelle cioè applicate da banca a banca.
Si tratta quindi di un piccolo pezzo della catena dei costi.
Tuttavia, la decisione di attuare questi tagli – seppur gradualmente – è stata accolta positivamente da Confcommercio e da Confesercenti.
Il provvedimento – per i primi – va nella giusta direzione, ma i costi per le imprese rimangono elevati.
Confesercenti chiede invece che “l’intervento non venga utilizzato come scusa per introdurre sanzioni per chi non si dota di Pos”.

In Italia l’uso del contante, seppure in diminuzione, è ancora molto diffuso.

Le commissioni più basse potrebbero servire a cambiare la situazione.
Come infrastruttura il nostro Paese è nella media Ue.
Secondo una recente stima Abi, in Italia ci sono 41 milioni di carte di debito e quasi 14 di carte di credito. Inoltre, le operazioni con i Pos sono salite nel primo semestre del 2017 e i prelievi agli Atm sono scesi.
E se gli sportelli bancomat calano (per effetto del taglio delle filiali bancarie) scendono anche i Pos, che si attestano a 1,9 milioni diffusi soprattutto nel commercio.
Le norme europee su bancomat e tagli alle commissioni sui pagamenti, quindi, prevedono che per quelli effettuati con carta di debito e prepagata, la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non possa essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa.
Per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.
Tuttavia esistono delle resistenze anche sul loro utilizzo e non solo negli esercizi commerciali per piccoli importi, che spesso azzerano i margini sulla vendita.
Ciò accade anche in alcuni settori della pubblica amministrazione in cui l’aspetto dei costi non è centrale.
È poi indiscutibile una certa resistenza nel nostro Paese, dovuta a delle motivazioni legate all’elusione fiscale.
Sui piccoli pagamenti, diffusissimi negli Stati Uniti o in alcuni paesi europei, il regolamento detta alcune facilitazioni per i consumatori.
Un esempio?
Per le sole “operazioni nazionali” tramite carte di pagamento, i prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore.
 
 
 
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