Maxi risarcimento da 800 mila euro da parte della Asl per i familiari di una bimba morta per complicazioni da influenza nel 2011

La Asl di Pistoia dovrà risarcire con 800 mila euro la famiglia di una bimba morta per complicazioni da influenza nel 2011.
Gli ottocento mila euro andranno ai nonni materni e alla zia (sempre dalla parte della mamma) della piccola, 4 anni, deceduta all’ex Ceppo il 16 maggio del 2011. La piccola era morta per complicazioni da influenza nel suo lettino. Le complicanze non erano state tempestivamente diagnosticate.

Nel corso dell’istruttoria dibattimentale era emerso che la pediatra non aveva visitato la bimba se non nei suoi ultimi attimi di vita.

La tesi difensiva, al contrario, sosteneva che la colpa di questa tragedia era dovuta ad un errore di impostazione della terapia non attribuibile alla pediatra ma al medico del turno precedente.
L’accordo per il maxi risarcimento è arrivato dopo due anni di trattativa. In sede penale il giudice Luciano Costantini, nel 2015, aveva ordinato che fosse riconosciuta una provvisionale di 80mila euro a ciascun genitore e 50mila a ciascuna sorella della piccola.
A distanza di due anni dalla sentenza del tribunale pistoiese che aveva condannato l’allora pediatra di turno ad un anno di reclusione (pena sospesa) per la morte della bambina, anche i familiari più stretti adesso ricevono un maxi risarcimento. Dopo la condanna della pediatra, infatti, anche i nonni e la zia materna della piccola hanno chiesto di essere risarciti, risarcimento che è stato quantificato con un accordo transattivo.

In tutto l’Asl di Pistoia sborserà quindi per il decesso della piccola un milione e 60 mila euro.

“Espletata la necessaria istruttoria – scrive nella determina la dirigente del settore dell’Asl Toscana Centro – è emersa l’opportunità di cercare una definizione transattiva della vicenda, anche alla luce delle risultanze del procedimento penale”.
Secondo i periti, la bambina morì per un insieme di cause. Sicuramente a causa di una forte diarrea e dell’edema polmonare che fu la causa dell’infezione. Con una radiografia, però, si sarebbero potute chiarire le condizioni della bimba. Un esame che però non venne mai fatto.
 
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