Il raggiungimento degli obiettivi di copertura prefissati a livello internazionale, secondo il Board del Calendario per la Vita, è cruciale per interrompere la diffusione degli agenti di malattie pericolose, che spesso provocano eventi epidemici

Il Board del Calendario per la Vita ha ritenuto di fare alcune precisazioni sulla mozione del Consiglio Comunale di Roma su vaccinazioni e accesso a scuola dell’infanzia.

Per le associazioni aderenti – SItI, SIP, FIMP e FIMMG – “l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso a scuola si è resa necessaria nell’attuale fase storica proprio per la continua disinformazione e l’incomprensibile attacco che hanno subito negli anni scorsi”.

Tale situazione avrebbe determinato nei genitori un diffuso stato di incertezza sulla loro bontà e grande beneficio, e un conseguente abbassamento delle coperture vaccinali.

Il raggiungimento degli obiettivi di copertura prefissati a livello internazionale, secondo il Board, “è cruciale per interrompere la diffusione degli agenti di malattie pericolose, che spesso provocano eventi epidemici”.

Le modalità organizzative adottate a seguito delle linee guida ministeriali prevedono che i bambini possano continuare a frequentare le strutture scolastiche se in possesso di una prenotazione presso l’ambulatorio vaccinale.

Pertanto il diritto all’istruzione, anche per i bambini da 0 a 5 anni, è salvaguardato.

“Non vorremmo che si volesse giustificare il rifiuto ideologico delle vaccinazioni – si legge in una nota – sottintendendo che i genitori che rifiutano le vaccinazioni lo facciano per buone ragioni, cioè che le vaccinazioni non siano sicure. E che quindi il rifiuto ideologico delle vaccinazioni abbia una qualche giustificazione reale, cosa che è assolutamente smentita da tutti i dati scientifici a nostra disposizione”.

“Un genitore che per futili motivi o teorie complottiste risibili insista a non vaccinare e pretenda l’accettazione all’asilo infantile e alla scuola materna”, mette in pericolo anzitutto il proprio figlio. Inoltre mette in pericolo “anche tutti i bambini più deboli, con malattie genetiche del sistema immunitario che non possono essere immunizzati per ragioni mediche”. Per tali soggetti “l’unica speranza di non avere forme gravi di malattia o addirittura di morire è  che tutti quelli che si possono vaccinare tranquillamente lo facciano”.

I vaccini, secondo il Board del Calendario per la vita, non hanno colore politico e non vanno strumentalizzati.

“I vaccini non sono oggetto di scelte ‘democratiche’, quanti sono a favore e quanti sono contro, sono invece uno strumento medico al servizio del bene della collettività. Come lo sono gli antibiotici e i farmaci anti-tumorali. Saremmo stupiti che l’uso degli antibiotici diventasse oggetto di diverse scelte politiche. Perché quindi i vaccini devono essere oggetto di divisione politica?”

“Riteniamo – conclude la nota – che si sia perso il senso della misura. Si lasci alla scienza stabilire quali siano le indicazioni e le misure da adottare per incrementare e difendere il livello eccellente di salute che nel campo delle malattie infettive proprio i vaccini ci hanno consentito di raggiungere”.

 

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