Il Bambin Gesù propone di accogliere Charlie Gard, il bambino inglese di 10 mesi affetto da mitocondriopatia

La vicenda di Charlie Gard, il bambino di 10 mesi affetto da una rarissima malattia incurabile, la mitocondriopatia, di cui sono noti solo 16 casi al mondo, commuove l’opinione pubblica e lascia col fiato sospeso per la sua sorte.
Il bambino è infatti da tempo mantenuto in vita artificialmente, con macchinari che lo aiutano a respirare e ad assorbire le sostanze nutritive: non vede, non sente, non può emettere rumori, non riesce a muoversi e senza le macchine morirebbe. Secondo i medici che lo seguono, non c’è nessuna possibilità di migliorare le sue condizioni e per il piccolo ci saranno solo ulteriori e dolorosi peggioramenti.
I genitori di Charlie Gard hanno manifestato l’intenzione di trasferire il bambino negli Stati Uniti per tentare una cura sperimentale, ma la proposta è stata bocciata prima dai medici, poi dalla Corte Suprema del Regno Unito e martedì scorso dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu). La motivazione delle bocciature risiede nella valutazione dei medici, secondo i quali il viaggio e il prolungarsi del supporto vitale causerebbero solo altre sofferenze al bambino e non potrebbero in alcun modo migliorare le sue condizioni.
Ieri, la presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Mariella Enoc, ha diramato una nota in cui ha dichiarato la disponibilità della struttura ad ospitare il piccolo Charlie Gard.
“Ho chiesto al direttore sanitario di verificare con il Great Ormond Street Hospital di Londra, dove è ricoverato il neonato”, ha dichiarato Enoc, “se vi siano le condizioni sanitarie per un eventuale trasferimento di Charlie presso il nostro ospedale. Sappiamo che il caso è disperato e che, a quanto risulta, non vi sono terapie efficaci”.
La presidente Enoc si è riferita anche alle parole di Papa Francesco, che si è recentemente espresso sulla vicenda di Charlie Gard: “difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo’. Le parole del Santo Padre, riferite al piccolo Charlie, ben riassumono la mission dell’ospedale Bambino Gesù”, che, è bene ricordarlo, è l’ospedale pediatrico di proprietà della Santa Sede.
Siamo vicini ai genitori nella preghiera e, se questo è il loro desiderio, disponibili ad accogliere il loro bambino presso di noi, per il tempo che gli resterà da vivere”.
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