I conti dimenticati restano in banca per dieci anni prima di essere spostati nelle casse dello Stato. Le banche non sono tenute a cercare gli eredi

Dopo la legge del 2005,  i conti dimenticati in banca dagli italiani vengono trasferiti nelle casse pubbliche dopo dieci anni di immobilismo. E finiscono in un fondo creato per indennizzare i risparmiatori frodati. Ma non sempre i Governi li usano per questi fini. Ad oggi le somme confluite nei conti pubblici ammontano a due miliardi di euro.
Dal canto loro, le banche non sono tenute a cercare gli eredi. Spesso, infatti, si limitano ad inviare una raccomandata all’ultimo indirizzo lasciato dal titolare del conto. E, se non ottengono una risposta, i soldi vengono trasferiti al capitolo 3382 delle entrate del bilancio dello Stato.
I titolari dei soldi che vengano a conoscenza del trasferimento, a loro volta, hanno 10 anni di tempo per rivendicare il patrimonio perso. Mentre spetta alla Consap vigilare su chi sia legittimato a chiedere la restituzione della somma.

Gli eredi dei conti dormienti sposso sono ignari

Come riportato da Repubblica, che si è messa a cercare gli eredi dei fondi dormienti, ci sono numerose famiglie completamente ignare delle somme di cui erano destinatarie. Le storie sono molte e spesso raccontano di persone anziane e sole, o di malati di Alzheimer che hanno dimenticato di mettere al corrente i figli sui propri libretti di risparmio.
C’è la storia di Antonio A., malato grave di Alzheimer, morto in una casa di riposo vicino a Novara, nel 2003. Nessuno dei figli era stato avvisato dell’esistenza di un conto, a nome del padre, di 40mila euro. E ancora, la storia di un uomo emigrato in Germania che ha visto il suo conto completamente prosciugato.
Scendendo lo stivale, in provincia di Salerno, a Caselle in Pittari, c’è la storia di Antonio F., morto lasciando un conto segreto di 41mila euro, finito nelle casse dello Stato. Qualcuno avrebbe dovuto avvertire i figli e i nipoti. Ma la legge non lo prevede. Inoltre, in caso di decesso, spesso le banche non conoscono gli eredi legittimi dei titolari dei conti dormienti.
 
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