Si chiama Red-App e si propone di aiutare i pazienti affetti da dolore cronico a gestirlo. È stata presentata ieri in vista della Giornata nazionale del sollievo, in calendario per domenica 27 maggio.

Secondo stime recenti, il dolore cronico è una patologia che affligge più di un italiano su 4. A soffrirne di più, però, sono gli over 70: almeno il 50% di loro, infatti, convive col dolore cronico. Se poi si è donne, il dato sale all’80%.

Da oggi, però, per agevolare l’accesso alle cure del dolore cronico la Rete Terapia del Dolore di Milano (Red) diventa anche una app.

Si chiama infatti Red-App l’applicazione dedicata ai pazienti e ai medici, che nasce proprio per orientarli al meglio nella lotta a questa malattia ancora poco conosciuta.

L’applicazione è stata presentata ieri in vista della Giornata nazionale del sollievo, in calendario per domenica 27 maggio.

Questa fa parte di un progetto più ampio, coordinato dall’ospedale Niguarda di Milano, con il patrocinio dell’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia e il sostegno dell’Ordine dei Medici di Milano.

La applicazione per chi soffre di dolore cronico, però, non agisce solo a beneficio del paziente, ma anche del medico.

Secondo Paolo Notaro, responsabile del Centro di Terapia del Dolore del Niguarda, “da un lato, questo nuovo strumento supporta i medici di medicina generale, primo punto di riferimento per il paziente con dolore cronico, nel fornire le migliori risposte diagnostiche e interventistiche. Per i casi più complessi, inoltre, il medico potrà raccordarsi direttamente con il professionista ospedaliero per una presa in carico tempestiva e specialistica”.

Non solo.

Nella sezione dedicata ai pazienti si trovano utili informazioni sui tipi di dolore più diffusi.

Inoltre, sono presenti riferimenti alle patologie correlate più frequenti, ai centri di terapia del dolore che fanno parte della rete, oltre a informazioni sui farmaci più utilizzati.

Lo scopo dell’app è quello di aumentare il livello di consapevolezza e conoscenza nei pazienti stessi.

Ma, soprattutto, evitare la medicina fai da te.

“Questa app – conclude Roberto Carlo Rossi, presidente dell’ Ordine dei Medici di Milano – è un esempio di come con dispositivi relativamente semplici e la buona volontà di chi opera sul campo, si possono ottenere grandi risultati nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti”.

 

 

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