Un paziente su cinque ricoverato in ospedale ha sperimentato eventi avversi da antibiotici, lo studio pubblicato su Jama Internal Medicine

Almeno un paziente su cinque ricoverato in ospedale avrebbe sperimentato eventi avversi da farmaci quando gli venivano prescritti degli antibiotici. Lo studio, condotto dalla dr.ssa Pranita Tamma, della Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimora, Maryland, e pubblicato su Jama Internal Medicine, parla chiaro: gli eventi avversi da antibiotici sono troppi.
“Anche se gli antibiotici possono giocare un ruolo fondamentale se utilizzati in modo appropriato”, commenta la dr.ssa Tamma, “i nostri risultati sottolineano l’importanza di una prescrizione giudiziosa di questi farmaci per ridurre il danno che può derivare dagli eventi avversi ad essi associati”.
Lo studio è consistito nel controllo delle cartelle cliniche di 1.488 pazienti. I ricercatori hanno infatti rivisto retrospettivamente le cartelle di pazienti con età media di 59 anni e degenza media di 4 giorni, che avevano ricevuto antibiotici per almeno 24 ore durante il ricovero presso il Johns Hopkins Hospital tra il settembre 2013 e il giugno 2014.
Gli eventi avversi da antibiotici erano più frequenti con cefalosporine di terza generazione, vancomicina parenterale e cefepime; sono stati monitorati pazienti con eventi avversi che si verificassero entro i primi 30 giorni dopo aver assunto i farmaci e che includevano eventi gastrointestinali, dermatologici, muscoloscheletrici, ematologici, epatobiliari, renali, cardiaci e neurologici. Inoltre, i pazienti sono stati monitorati per 90 giorni per lo sviluppo di infezioni da Clostridium difficile o infezione da organismo resistente a più farmaci (Mdro).
Su 1.488 pazienti, in totale si sono verificati 324 eventi avversi associati agli antibiotici, dei quali 186 sono avvenuti entro 30 giorni e 138 entro 90 giorni. Tra i 138 casi a 90 giorni, 54 sono stati casi di infezione da C. difficile e 84 infezioni da organismo resistente a più farmaci. Per ogni ulteriori 10 giorni di terapia antibiotica, inoltre, i pazienti hanno sperimentato un aumento del 3% del rischio di un evento avverso.
Dalla ricerca è quindi emerso che il 20% dei pazienti ha sperimentato almeno un evento avverso da antibiotici; inoltre, il 19% degli individui ha ricevuto regimi terapeutici che non erano clinicamente indicati. Tra questi pazienti, il 20% ha sperimentato un evento avverso associato, compresi sette casi di infezione da Clostridium difficile.
“I nostri risultati forniscono dati quantitativi circa il rischio di eventi avversi che i medici dovrebbero prendere in considerazione nel valutare la decisione di avviare o interrompere la terapia antibiotica”, conclude la dr.ssa Pranita Tamma.
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