A giudizio due operatrici sanitarie accusate di lesioni colpose. Recisero per sbaglio la falange dell’indice di una bimba di pochi giorni sottoposta a delle flebo

Si è svolta lunedì scorso la prima udienza del procedimento a carico di un’infermiera e un’operatrice socio sanitaria in servizio presso l’ospedale civile di Alessandria. Le due donne sono accusate di lesioni colpose per aver tagliato la falange dell’indice della mano destra a una neonata.

Alla piccola, venuta alla luce con un taglio cesareo nel maggio del 2016, era stata applicata una flebo per dei problemi di glicemia. Durante la rimozione dei cerotti e della cannula utilizzata per l’infusione di glucosio, le era stato tranciato, per errore, parte del ditino.

La neonata era subito stata trasferita all’ospedale Regina Margherita di Torino dove i medici avevano tentato di riattaccare la falange. L’operazione, tuttavia, non aveva avuto successo.

In seguito all’accaduto i genitori si erano rivolti ai carabinieri per sporgere denuncia e la Procura aveva aperto un fascicolo sul caso.

Il tentativo di composizione della controversia tra le parti – come riporta Alessandrianews – non è andato a buon fine. Una perizia di parte dell’azienda ospedaliera avrebbe attribuito all’invalidità derivante dall’incidente un valore pari al 5%. La quantificazione della parte civile, invece, sarebbe del 13%. I genitori hanno quindi respinto la proposta di transazione della struttura sanitaria per un importo pari a ventimila euro.

Una cifra ritenuta insufficiente dai familiari quale risarcimento per il danno causato alla bambina, che ora ha quasi tre anni. “A breve andrà all’asilo – racconta il padre – e non potrà fare una serie di gesti, che dovrebbero essere naturali, come allacciarsi il grembiulino. Ma anche da grande non potrà fare probabilmente una serie di lavori”. Solo una volta raggiunti i sedici anni, peraltro si potrà tentare un intervento di chirurgia per l’impianto di una protesi.

 

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