L’Associazione nazionale presidi sottolinea che, allo stato, in assenza del certificato di avvenuta vaccinazione, non sarà permessa la frequenza dei bambini a scuola

“Allo stato delle cose, se non verrà presentato all’inizio dell’anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non potremo permettere la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne. Non è possibile far prevalere la nuova circolare Grillo. Per ora, almeno fino all’inizio del nuovo anno scolastico, resta in vigore la Legge Lorenzin: sarà quest’ultima ad essere applicata”.

Lo afferma l’Associazione Nazionale dei Presidi, che oggi ha avuto un primo incontro al Ministero della Salute con il capo di gabinetto sul tema dei vaccini. “Non vogliamo alzare muri e cercheremo di evitare di arrivare a questo punto – spiega l’Anp – . Diciamo solo che, fin quando non c’è il certificato della Asl, la frequentazione non è possibile ma l’iscrizione rimane. La frequentazione può avvenire dopo la consegna della documentazione a scuola. Siamo dirigenti e siamo obbligati a rispettare le leggi in vigore”.

“L’autocertificazione – ha proseguito l’Anp – andrebbe comunque verificata”.

L’Associazione ha comunque auspicato “una reciproca volontà di collaborazione con il Ministero della Salute”. L’obiettivo è “uscire da questa empasse”. A tal proposito è previsto un nuovo incontro a fine agosto.

Intanto da Treviso arriva la notizia di una denuncia contro ignoti presentata dai genitori di una bimba di scuola materna con un deficit immunitario. La piccola sarebbe stata costretta a restare a casa per non subire il contagio di una malattia infettiva contratta da compagni di classe non vaccinati. Di qui l’atto giudiziario per omissione d’atti d’ufficio, istigazione alla disobbedienza e tentata epidemia.

Secondo quanto riferito dal Gazzettino, il fatto risalirebbe allo scorso maggio, ma la denuncia sarebbe stata depositata in Procura in questi giorni. La denuncia non è contro soggetti identificati in quanto la famiglia non avrebbe potuto acquisire le necessarie informazioni circa la trasmissione delle eventuali autocertificazioni prodotte dai genitori dei compagni no-vax. “La scuola – si sostiene nell’atto – doveva allontanare i minori perché nel maggio 2018 sussisteva l’obbligo di vaccinazione come requisito d’accesso alla materna”.

 

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