In caso di lesione dei legamenti crociati l’intervento chirurgico è molto indicato, soprattutto per i più giovani. L’alternativa è il potenziamento del quadricipite

La lesione dei legamenti crociati non ha età! Cadi in errore se pensi che sia esclusivamente un trauma sportivo. Certo calcio, calcetto e sci la fanno da padroni, ma capita anche molto spesso che un anziano, per una semplice caduta, possa lesionare il crociato anteriore. Pensa che in questi giorni ho in trattamento una donna di 83 anni con lesione dei crociati e instabilità di ginocchio.

Andiamo per ordine e cerchiamo di capire sintomi, cause e relative cure.

La lesione dei crociati ha una sintomatologia tipica: dolore, versamento ematico, gonfiore e difficoltà a muovere il ginocchio.

Il trauma distorsivo è la causa principale della lesione. Occorre però capire che per trauma distorsivo deve intendersi l’applicazione di una forza e di un movimento utili a vincere la resistenza dei muscoli e dei legamenti. Quindi se sono un super atleta il mio LCA (Legamento Crociato Anteriore) si rompe dopo un super capitombolo in discesa con gli sci che non si staccano e il ginocchio che gira su se stesso come fosse una trottola, mentre se sono un anziano sedentario può bastare che io cada dalla sedia mettendo male un piede.

L’intervento chirurgico è molto indicato per i giovani. Una ventina di anni fa si ricorreva al legamento sintetico, oggi principalmente si utilizzano due tecniche: il prelievo del tendine rotuleo e la tecnica semitendinoso-semimembranoso. La seconda è considerata più dinamica, quindi consigliata a chi vuole proseguire l’attività sportiva.

Ma nel caso di un anziano che difficilmente può essere operato? E nel caso di chi non vuole sottoporsi alla maestria dell’ortopedico? C’è  in effetti una possibilità: il potenziamento quadricipitale.

Rinforzare molto la muscolatura della coscia permette di condurre una vita normale anche senza ricostruire il legamento.

Il gioco articolare è maggiore chiaramente e si potrebbe andare incontro a una più veloce usura delle cartilagini, ma in effetti questo è ancora da dimostrare.

Il rinforzo della coscia di fatto permette di ristabilire una ottima stabilità dell’articolazione. Ci si è resi conto nel tempo infatti, che i legamenti hanno si il compito di stabilizzare tibia e femore, ma non quanto pensavamo. Diciamo che i legamenti tengono insieme i capi ossei mantenendo i giusti rapporti di movimento e offrendo un primo livello di stabilità, mentre la potenza dei movimenti e la robustezza del ginocchio sono dati dai muscoli, primo tra tutti in muscolo quadricipite.

In soldoni, in caso di lesione dei legamenti crociati, se non si è ancora deciso se optare o meno per l’operazione, la prima cosa da fare è il rinforzo del quadricipite. Visto che le tecniche di rinforzo sono molteplici, non posso oggi consigliarti degli esercizi sicuri e utili a tutti. Ti invito quindi a recarti da un kinesiologo o un fisioterapista per garantirti una ottima rieducazione!

Dr. Paolo Scannavini
pscannavini@gmail.com
Fisioterapista e Kinesiologo

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