Le morti dovute a malattie polmonari croniche non tendono a diminuire. Dal 1990 su scala planetaria sono cresciute dell’ 11,6%
La popolazione mondiale invecchia. E questo è un dato confortante. Contestualmente però aumentano i decessi per malattie respiratorio che spesso non vengono neppure diagnosticate. E’ il caso della sindrome polmonare cronico ostruttiva. Si tratta in realtà di di un insieme di malattie polmonari, come l’enfisema e la bronchite cronica.
Secondo i dati pubblicati sulla rivista The Lancet Respiratory Medicine, i decessi sono in crescita. La ricerca è stata effettuata da Theo Vos dell’Università di Washington ed è stata realizzata su scala mondiale. Ne emerge che, per le malattie polmonari croniche, si verificano ogni anno 3,2 milioni di decessi l’anno. Questo è il computo che viene fatto utilizzando i dati più recenti, relativi al 2015.
I sintomi della sindrome polmonare cronico ostruttiva sono la tosse, e la respirazione difficoltosa. Dopotutto si tratta di un’affezione respiratoria che porta ad un’infiammazione costante delle vie aeree. Tra le cause gioca un ruolo importante lo stile di vita. Il vizio del fumo e la qualità dell’aria respirata infatti, sono fattori che concorrono a determinare questa patologia.
I numeri della sindrome polmonare cronico ostruttiva
Di positivo c’è il fatto che i casi di morte, aumentati, potrebbero subire negli anni una contrazione. Le campagne antifumo sembrano aver ottenuto buoni risultati. I decessi sono infatti correlati all’età delle vittime e dunque legati al fenomeno dell’invecchiamento della popolazione. L’aumento dei casi di morte, dal 1990 al 2015, è comunque cresciuto dell’11,6 % passando dai 2,8 ai 3,2 milioni di vittime all’anno.
In Italia l’incidenza è di 1765 casi ogni 100mila abitanti. E’ un dato impressionante, ma inferiore comunque a quello di altri paesi come la Svezia (4537 su 100mila abitanti) e gli USA (3055 su 100mila). La ricerca tratta anche le morti per asma. Per questo tipo di patologia in Italia non sono pochi i decessi: 3756 sempre su 100 mila abitanti. Impressionante in questa triste classifica risulta essereil dato del Regno Unito: 11mila 649 decessi su centomila abitanti.
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