La Procura lagunare ha avviato un’inchiesta per fare luce sul decesso di una donna con gravi problemi cardiaci, morta per una lesione al cuore nel corso di un intervento per l’installazione di un pacemaker
La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un’indagine per accertare le cause della morte di una donna di 60 anni, deceduta all’ospedale di Mirano. La paziente, che presentava gravi problemi cardiaci, è morta per una lesione al cuore durante un intervento per l’impianto di un pacemaker.
In sala operatoria, infatti, qualcosa è andato storto e la donna è rimasta vittima di un’emorragia. Una delle ipotesi è che a provocare la tragedia possa essere stato proprio uno scorretto posizionamento dell’apparecchio che avrebbe dovuto salvarle la vita. Nella cartella clinica, come riporta il Corriere della Sera, sarebbe registrato un estremo tentativo di tamponamento dovuto alla fuoriuscita di sangue.
In seguito al decesso, la Usl 3 Serenissima, come da prassi, ha avviato un’inchiesta interna per fare luce sull’accaduto.
Gli accertamenti diagnostici eseguiti da un medico legale avrebbero portato alla scoperta della lesione. A quel punto si è ritenuto opportuno segnalare l’episodio alla procura della Repubblica, in modo tale che la vicenda possa essere chiarita in sede giudiziaria.
“E’ stato fatto tutto nella massima trasparenza”, sottolinea la Usl. La procedura intrapresa dall’Azienda sanitaria ha preceduto anche un ipotetico esposto da parte dei familiari della donna, che per ora non risulta essere stato presentato.
Il Pubblico ministero ha disposto autonomamente lo svolgimento dell’esame autoptico sul corpo della paziente, che sarà eseguito lunedì da parte del medico legale Antonello Cirnelli. Nel fascicolo, al momento, non figurano indagati, neppure in via cautelativa.
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