È stato aperto un fascicolo a carico dei sanitari che hanno assistito la nascita di una neonata morta tre giorni dopo il parto.

Si cerca di fare luce sulla vicenda della neonata morta tre giorni dopo il parto, per una presunta asfissia all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona.

La piccola avrebbe trascorso tre giorni in rianimazione.

Adesso la famiglia della piccola vuole vederci chiaro. Per questo, tramite il loro legale, l’avvocato Andrea Albanesi, i genitori hanno chiesto che vengano effettuati esami più approfonditi.

Si vuole accertare se vi siano eventualmente colpe dei sanitari per quanto avvenuto alla piccola morta tre giorni dopo il parto.

La Procura di Ancona ha quindi aperto un fascicolo a carico dei sanitari che hanno assistito al parto.

Ma, specificano, si tratta di un atto dovuto per poter procedere con l’autopsia, che sarà svolta questa mattina.

L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

Come chiarito dall’avvocato Albanesi, infatti, “attualmente non vi è alcun caso di malasanità e auguriamoci davvero che così sarà anche all’esito dell’autopsia, richiesta mio tramite dalla mamma e dal papà della bimba”.

“Oggi – ha concluso il legale – ci sono lutto, dolore e tristezza e nessuna animosità o volontà di vendetta nei confronti dei sanitari, solo la consapevolezza e la ferma determinazione a voler capire se il destino della piccola fosse già così tristemente segnato”.

Tutto è iniziato il 21 marzo scorso, quando la giovane coppia si è recata d’urgenza al Salesi dall’ospedale Murri di Fermo.

Qui i medici si sono accorti che negli esami della donna, alla prima gravidanza, c’erano dei valori del sangue anomali. La coppia è quindi giunta intorno alle 22.30 ad Ancona e la donna viene subito messa in monitoraggio.

Dopo alcune ore di travaglio inizia un parto, che si mostra subito complesso. E lungo, visto che è durato quasi due ore.

La bimba viene alla luce il giorno successivo, giovedì 22, ma le sue condizioni appaiono subito gravissime.

I medici l’hanno trasferita subito nel reparto di terapia intensiva dopo la bimba muore dopo 60 ore di agonia.

I sanitari parlano di quadro asfittico e, quindi, di mancanza di ossigeno nel sangue.

Adesso non resta che attendere gli esiti dell’esame autoptico, che potrà chiarire quanto realmente avvenuto in quelle drammatiche ore.

 

 

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