Si è svolta a Roma la prima replica del convegno organizzato dal Movimento Forense dal titolo ‘Nuova responsabilità medica: problemi processuali e crucialità dell’accertamento tecnico medico legale’

Dopo il successo dell’appuntamento dello scorso 3 aprile, Movimento Forense ha deciso di replicare il convegno sulla nuova responsabilità medica, con due nuove date. Il primo bis si è svolto a Roma l’8 maggio. Il dottor Carmelo Galipò, Presidente dell’Accademia della Medicina Legale ha esposto una relazione incentrata su nesso di causalità e onere della prova, in particolare alla luce dell’orientamento giurisprudenziale scaturito dalla sentenza della sentenza n. 18392/2017 del consigliere Scoditti.
In base a tale pronuncia, “il danno è l’elemento costitutivo della fattispecie dedotta in giudizio ed essendo l’eziologia immanente alla nozione di danno, anche l’eziologia è parte del fatto costitutivo dedotto che l’attore deve provare”. E ancora: “la causa incognita resta a carico dell’attore relativamente all’evento dannoso, resta a carico del convenuto relativamente alla possibilità di adempiere. Se, al termine dell’istruttoria, resti incerta la causa del danno o dell’impossibilità di adempiere, le conseguenze sfavorevoli in termini di onere della prova gravano rispettivamente sull’attore o sul convenuto”.
Tale pronuncia ha messo in discussione il principio affermato da un ventennio secondo cui “ai fini del riparto dell’onere probatorio l’attore, paziente danneggiato, deve limitarsi a provare l’esistenza del contratto e l’insorgenza o l’aggravamento della patologia e allegare l’inadempimento del debitore, astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato, rimanendo, invece, a carico del debitore dimostrare o che tale inadempimento non vi è stato, ovvero che, pur esistendo, esso non è stato eziologicamente rilevante” (per un approfondimento del tema si rimanda all’articolo del Dr. Galipò “Oneri probatori delle parti in responsabilità medica: uguali o diversi?“)
Galipò ha illustrato le buone prassi nelle Consulenze Tecniche d’Ufficio presentando delle ‘linee guide per la realizzazione di una perizia di qualità, che non permetta errate interpretazioni. Inoltre ha presentato alcuni casi pratici alla platea composta da giuristi e medici forensi.
L’incontro ha poi ospitato la relazione dell’Avv. Danilo Paolillo del Foro di Roma, che si è soffermato sui problemi processuali e tecnici non ancora risolti nell’ambito della responsabilità medica, illustrando le prime tendenze giurisprudenziali. L’Avv. Maria Rosaria Bruno, del foro di Roma, ha infine affrontato l’aspetto della responsabilità penale da errore medico, esponendo le ultime sentenze in materia.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 13 maggio a Velletri, presso il l’aula polifunzionale del Palazzo di Giustizia.
 
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