Il dentista era stato denunciato da una paziente per lavori mal eseguiti ricollegabili al fatto che non era in regola con l’obbligo Ecm

E’ toccata a un odontoiatra la prima sospensione dalle professione perché non in regola con l’obbligo ECM, l’Educazione continua in Medicina. La Commissione Esercenti Arti e Professioni sanitarie-CCEPS ha confermato in secondo grado la sospensione – seppur ridotta da 6 a 3 mesi – stabilita dalla Commissione Albo Odontoiatri di Aosta a carico di un dentista italiano.
Il professionista, come riferisce il presidente CAO del capoluogo valdostano, Massimo Ferrero, era stato denunciato da una paziente per lavori mal eseguiti. Questi, a loro volta sarebbero stati ricollegabili proprio al mancato aggiornamento professionale. “Il collega – spiega Ferrero – dal 1987 aveva conseguito soli 89,5 crediti senza avvicinarsi al fabbisogno formativo. Per di più a Nizza dove esercitava era già stato sanzionato e ci era giunta segnalazione ma mancavano nel nostro ordinamento basi giuridiche sufficienti a trasferire la sanzione in Italia”.

“Ora a livello comunitario è presente un sistema di segnalazione, la banca dati IMI, tra enti preposti all’accreditamento dei sanitari, anche se è gestito dal Ministero della Salute, non dagli Ordini. La CCEPS, rimasta bloccata fino a un anno fa per una controversia sulla sua composizione, ha potuto produrre sentenza solo a novembre dello scorso anno”.

Nella sentenza della CCEPS si ricorda che “l’obbligo di formazione e/aggiornamento previsto da Codice deontologico comprende l’osservanza di analoghi obblighi discendenti a carico dell’iscritto per disposizione di legge o regolamento, come la formazione continua”. Nella pronuncia si cita la riforma, legge 502 del 1992 e il sistema ECM previsto dalla Finanziaria 2008 (legge 244/2007).
Sulla vicenda è intervenuta anche l’Associazione italiana odontoiatri. “La professione medica e odontoiatrica – ricorda il Presidente AIO Fausto Fiorile – è peculiare. La nostra missione è prendersi cura dei bisogni di salute del paziente in toto, a partire naturalmente dalla salute orale, dove compete il nostro intervento. Se vogliamo dare il massimo al nostro paziente, la formazione continua diventa impegno morale ed etico prima ancora che un obbligo. Da anni AIO, in qualità di Ente accreditato dal Ministero, si impegna nella formazione continua ECM e chiede ai propri associati un coinvolgimento forte. Il messaggio deve essere chiaro – conclude – chi non si forma costantemente non può definirsi un buon medico”.
 
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