Nuovo episodio di violenza ai danni del personale infermieristico in Sicilia, a Sciacca, dove un operatore sarebbe stato aggredito con schiaffi e pugni

Continuano gli episodi di aggressione ai danni di personale infermieristico e sanitario in Sicilia. L’ultimo caso si è verificato ieri all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. A denunciarlo è la sigla FSI-USAE SICILIA (Federazione Sindacati Indipendenti, organizzazione costituente della confederazione USAE).

In base a quanto riferito in una nota un infermiere sarebbe stato aggredito con schiaffi e pugni mentre si trovava in servizio presso l’area di emergenza. Ignote le motivazioni. L’aggressore sarebbe fuggito ma sarebbe stato poi individuato e fermato dai Carabinieri.

“La Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti costituente della Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, esprime solidarietà all’infermiere aggredito e agli operatori sanitari vittime di questi gravissimi episodi di violenza” dichiarano Salvatore Ballacchino Segretario Territoriale Fsi-Usae delle province di Agrigento/Caltanissetta e Calogero Coniglio, Segretario Regionale della Fsi-Usae.

“La nostra battaglia continuerà ancora per garantire sicurezza al personale sanitario ed ai pazienti che, in questo clima di terrore, non possono ricevere un servizio sanitario efficiente, ma al Ministro della Salute Grillo ribadiamo con decisione che con le sue misure a tutela della sicurezza dei sanitari non è cambiato nulla. Non ha inserito nel suo provvedimento i posti polizia. Non serve girare per gli ospedali e poi il personale viene picchiato e non tutelato, la soluzione ideale andrebbe ricercata provvedendo ad istituire le postazioni di Polizia, come abbiamo detto più volte. Chiediamo a gran voce ai Ministri Salvini e Grillo – concludono i due sindacalisti – cosa intendono fare per tutelare il personale sanitario e portare serenità negli ospedali”.

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