L’episodio è avvenuto all’Ospedale pediatrico Santobono dove un’operatrice sanitaria di 28 anni è stata picchiata dalla zia di una paziente

Ennesimo caso di aggressione all’interno di una struttura sanitaria. L’episodio questa volta si è verificato presso l’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove un’infermiera è stata picchiata dalla zia di una paziente.

L’operatrice sanitaria ha denunciato l’accaduto alla direzione del nosocomio e ai carabinieri di Napoli. Secondo quanto riportato il fatto sarebbe avvenuto nell’accettazione del pronto soccorso.

L’infermiera, di 28 anni, ha riferito di essere stata attaccata da parte della parente di una piccola assistita. La donna sarebbe entrata nei locali sanitari senza averne l’autorizzazione. Prima avrebbe usato toni verbali minacciosi. “Diceva che mi avrebbe aspettato fuori alla fine del mio turno lavorativo”, evidenzia la sanitaria nella denuncia. Poi la situazione è degenerata, con l’aggressione fisica che è costata alla vittima un trauma contusivo all’arto superiore.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli e Campania, Ciro Carbone.

“Chiederemo al prefetto di Napoli una riunione urgente per affrontare l’emergenza delle aggressioni in corsia ai danni di infermieri, infermieri pediatrici e personale sanitario in genere”. Carbone ha inoltre annunciato la volontà dell’Ordine di costituirsi parte civile nel procedimento che prenderà le mosse dalla denuncia all’Autorità Giudiziaria.

“I nostri colleghi infermieri, soprattutto quelli impegnati in servizi sensibili e di prima assistenza, lavorano ormai accompagnati dal terrore”, ha evidenziato il vertice campano dell’Ordine. Per Carbone le forze dell’ordine “devono comprendere che non possiamo più considerare questi eventi solo come dei gravi, riprovevoli ma isolati episodi. “Il personale infermieristico e medico – ha aggiunto – sono continuamente a rischio aggressione. Quindi siamo in piena emergenza sicurezza”.

Secondo il presidente “la furia incivile e barbara del violento di turno”, sarebbe scatenata, tra i vari fattori, anche dalla percezione netta di una carenza di personale. “Per questo chiederemo anche al commissario regionale per la sanità e presidente della giunta, Vincenzo De Luca, di avviare con celerità le assunzioni promesse e di mettere subito mano alla mobilità regionale ed extraregionale, ai concorsi, alla stabilizzazione dei precari”.

Carbone ha auspicato, infine, la creazione di un fronte comune con tutte le professioni sanitarie per iniziative forti e congiunte a tutela del personale sanitario.

 

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