Fino a 15mila euro destinati all’avvio del proprio studio legale. È quanto previsto dalla seconda edizione di un bando che prevede prestiti ai giovani avvocati.

C’è tempo fino al 31 ottobre 2018 per partecipare al bando di Cassa Forense che prevede prestiti ai giovani avvocati, finalizzati all’avvio del proprio studio legale.

Nello specifico, il bando è finalizzato all’erogazione di prestiti agevolati rimborsabili in 5 anni e senza interessi.

Chi si affaccia alla professione forense potrà avere fino a 15mila euro per avviare la propria attività come avvocato. L’iniziativa nasce nell’ambito delle prestazioni a sostegno della professione previste nel regolamento per l’erogazione dell’assistenza.

Il bando è giunto ormai alla seconda edizione e intende finanziare, da 5mila a 15mila euro con rimborsabilità fino a 5 anni e con l’abbattimento del 100% degli interessi passivi, gli avvocati entro i 35 anni di età.

Cassa Forense con tale iniziativa vuole facilitare l’accesso “nei primi anni di esercizio dell’attività professionale, al mercato del credito, al fine di poter far fronte alle spese di avviamento dello studio professionale”.

Ma chi sono i beneficiari di questo bando?

I beneficiari della nuova iniziativa sono gli iscritti alla Cassa, esclusi i praticanti. Questi non devono aver compiuto il 35° anno di età alla data di presentazione della domanda e non aver beneficiato delle agevolazioni previste in forza del bando 2017.

Ma vediamo più nel dettaglio in cosa consiste il bando in questione, giunto alla sua seconda edizione.

Quali sono i requisiti per l’ammissione al bando che prevede i prestiti ai giovani avvocati?

In primis, occorre essere in regola con le prescritte comunicazioni reddituali alla Cassa (modelli 5).

Poi, bisogna aver dichiarato nell’ultimo Modello 5 un reddito professionale non superiore a 40mila euro. Possono partecipare coloro i quali non hanno compiuto il 35° anno di età alla data di presentazione della domanda.

Infine, occorre essere iscritti alla Cassa da almeno due anni, compresi eventuali periodi di praticantato. Inoltre, non si può aver beneficiato delle agevolazioni previste in forza del bando indetto da Cassa Forense per l’anno 2017.

Ma, precisa la Cassa, la delibera di ammissione è demandata all’insindacabile giudizio della Banca Popolare di Sondrio.

Di fatto, l’intervento dell’Ente consiste nell’abbattimento al 100% degli interessi passivi.

Questi verranno versati da Cassa Forense all’Istituto di credito, fino ad esaurimento dell’importo stanziato pari a 1,5 milioni di euro.

La Cassa, inoltre, fornirà, per gli iscritti con reddito inferiore a 10mila euro, “apposita garanzia fidejussoria per l’accesso al credito stesso, fino ad esaurimento dell’importo a tal fine stanziato pari a 2 milioni di euro”.

Tra le altre caratteristiche dei prestiti ai giovani avvocati, va segnalato un tasso nominale annuo fisso.

Questo è “pari all’IRS lettera di periodo corrispondente alla durata del prestito concesso (ovvero uno, due, tre, quattro e cinque anni) maggiorato di uno spread pari al 3,25%, con una durata di 12, 24, 36, 48 o 60 mesi e periodicità di rata mensile”.

Le spese di istruttoria una tantum pari a 40 euro e di incasso rata pari a 1,75 euro per ogni rata, sono a carico del richiedente.

Inoltre, l’estinzione anticipata del prestito è possibile in qualsiasi momento. Non è infatti prevista l’applicazione di alcuna penale.

Al fine di erogare i contributi, la Cassa ha stanziato per il 2018 risorse pari a 1 milione e mezzo di euro, e 2 milioni di euro per la garanzia fideiussoria.

Come perfezionare la domanda

Gli interessati dovranno inoltrare la richiesta di prestito, a pena di inammissibilità, esclusivamente online.

Ciò avverrà tramite l’apposito accesso riservato presente sul sito di Cassa Forense. I termini scadono il 31 ottobre 2018, salvo chiusura anticipata in caso di esaurimento dei fondi.

Alla domanda va allegata autocertificazione in cui si indicano le finalità del prestito.

Le richieste verranno evase in ordine di data di presentazione della domanda e fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

Il prestito con la banca, dovrà essere sottoscritto in ogni caso, a pena di decadenza, entro i 60 giorni successivi alla comunicazione di ammissione al beneficio.

 

 

 

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