Sono giunti i chiarimenti dell’Inps in merito al riesame Ape social e precoci, e in particolare sulla definizione delle relative domande di certificazione

Sul tema del riesame Ape social e precoci sono arrivati finalmente i chiarimenti dell’Inps.

Nello specifico, in merito alla definizione delle domande di certificazione dell’Ape social e delle domande di certificazione dei lavoratori precoci, e in relazione allo svolgimento di attività gravose, l’Inps, nel messaggio 2992 del 25 luglio 2018 ha fatto il punto.

Secondo l’Istituto di previdenza, infatti, le domande di certificazione dell’Ape social e di certificazione dei lavoratori “precoci” che rientrino nel primo scrutinio 2018, non potranno essere integrate presentando il nuovo “modello AP116 2018”.

Questo in quanto, in questi casi, era stata stabilita l’integrazione entro il 20 aprile 2018.

Ma non è tutto. Sul tema del riesame Ape social e precoci, l’Inps ha puntualizzato ulteriori aspetti.

Per quanto riguarda le pratiche di certificazione di APE social presentate dal 1° marzo 2018 al 15 luglio 2018 e per le domande di certificazione dei lavoratori “precoci” presentate dal 2 marzo 2018, l’Istituto sono disponibili gli esiti pervenuti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Questo proprio a seguito dell’attivazione del Protocollo 2018 per lo scambio di dati, in relazione alle domande presentate fino al 15 luglio.

L’Inps ci ha poi tenuto a specificare un altro punto importante. Vale a dire che, qualora il ministero del lavoro abbia chiarito esito “non verificabile”, sarà invece compito delle strutture territoriali verificare che sia stato allegato alla domanda il nuovo “modello AP116 2018”.

Laddove poi l’Ispettorato nazionale del lavoro fornisca all’Inps, l’insussistenza dei requisiti previsti dalla norma per l’accesso ai benefici in questione, saranno poi le sedi territoriali ad attivarsi per il recupero delle prestazioni indebite eventualmente erogate. Il tutto dopo il completamento dell’istruttoria della domanda.

 

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