Il dispositivo Rivacor 5 è dotato di una particolare forma ergonomica e curvata in grado di farlo adattare meglio all’anatomia della regione pettorale

Effettuato per la prima volta in Italia l’impianto del defibrillatore più piccolo al mondo, il Rivacor 5, prodotto dall’azienda tedesca Biotronik, con sede a Berlino.
L’intervento è stato svolto lo scorso 13 marzo presso la Divisione di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Intergrata di Verona – Ospedale di Borgo Trento. Il Centro Universitario è una struttura all’avanguardia nella terapia endovascolare, specializzata nel trattamento della cardiopatia ischemica, valvolare e nella prevenzione della morte improvvisa.
Oltre al dispositivo, posto sotto la cute in regione pettorale, sono stati inseriti 2 appositi elettrocateteri nel cuore del paziente. L’uomo, affetto da grave cardiopatia strutturale, era a rischio di aritmie pericolose per la vita.
L’intervento è stato portato a termine con successo dall’equipe di elettrofisiologia guidata dal Dott. Giovanni Morani. “Rivacor 5 – afferma lo specialista – rappresenta un’evoluzione importante per questo tipo di dispositivi, dedicati a preservare il normale battito del cuore”.

Il dispositivo è attualmente il più piccolo defibrillatore al mondo compatibile con risonanza magnetica a 3 Tesla.

E’ dotato di una elevata longevità e di una particolare forma ergonomica e curvata, in grado di farlo adattare meglio all’anatomia della regione pettorale. In tal modo si riduce la tensione sottocutanea ed il rischio di erosione della cute.
Inoltre il dispositivo permette al medico di eseguire un monitoraggio remoto del corretto funzionamento del dispositivo e degli elettrocateteri tramite la  telemedicina, nonchè di visualizzare importanti informazioni cliniche.
Ciò viene ottenuto mediante un apposito trasmettitore simile ad un telefono cellulare e tramite un’avanzata piattaforma di Home Monitoring, all’avanguardia come protezione dei dati ed adeguata alle più moderne normative europee in termini di privacy.
“L’adozione di questa tecnologia di altissimo livello, anteprima assoluta in Italia, testimonia ulteriormente – conclude Morani – la ricerca continua del miglioramento e dell’eccellenza nella pratica clinica per la cardiologia della nostra azienda sanitaria, nonché un’altissima attenzione alle necessità cliniche dei pazienti”.
 
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